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Ma a Cuneo non c'è nessuno? BOIA FAUS!! (parte 2)
Testo
<blockquote data-quote="MrSpock" data-source="post: 6447353" data-attributes="member: 11324"><p>Comunque se per curiosità interessa il modo in cui salite.ch calcola la difficoltà è spiegato sul sito qui:</p><p></p><p><a href="http://www.salite.ch/struttura/indice_diff.asp" target="_blank">http://www.salite.ch/struttura/indice_diff.asp</a></p><p></p><p>Ricordo che l'avevo già letto anni fa e ricordo che già allora alcune assunzioni mi avevano lasciato fortemente perplesso perchè non strettamente correlate al lavoro (grandezza fisica) effettivamente effettuato dalle gambe sulle pedivelle. Per intenderci, dire che "...ho ipotizzato che la fatica aumenta in maniera quadratica rispetto alla pendenza...", anche se per detta dell'autore è una assunzione empirica ragionevole, è sicuramente una castroneria... Non c'è poi alcuna reale correzione basata direttamente sulla lunghezza, sul tipo di fondo stradale (parla di un coefficiente generale che però non si capisce se viene applicato realmente e a quali salite) o sulla quota. Anche il fatto che la maggior parte delle salite sia registrata con medie sul Km sicuramente limita di molto la capacità di fare calcoli accurati perchè le pendenze massime vengono troppo sottovalutate e la variabilità di una salita risulta quasi completamente azzerata. Il campionamento dovrebbe essere minimo almeno 10 volte più frequente (ogni 100m).</p><p></p><p>Avessi a disposizione il loro database potrei sicuramente trovare sistemi di calcolo più sensati e attinenti alla realtà. Ma per essere sensati non possono essere "assoluti" e validi per tutti. Secondo me per la valutazione sono necessari anche alcuni parametri di ingresso relativi all'atleta, tipo il peso, il rapporto potenza/peso (se disponibile) e il rapporto minimo (per pesare correttamente le pendenze max).</p><p></p><p>Che poi facendo la somma Km x Km alla fine a lui venga fuori un numero che appare ragionevole non ho dubbi, perchè la lunghezza è forse uno dei fattori che più influenza il giudizio quando le pendenze medie e max non sono esagerate.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="MrSpock, post: 6447353, member: 11324"] Comunque se per curiosità interessa il modo in cui salite.ch calcola la difficoltà è spiegato sul sito qui: [URL]http://www.salite.ch/struttura/indice_diff.asp[/URL] Ricordo che l'avevo già letto anni fa e ricordo che già allora alcune assunzioni mi avevano lasciato fortemente perplesso perchè non strettamente correlate al lavoro (grandezza fisica) effettivamente effettuato dalle gambe sulle pedivelle. Per intenderci, dire che "...ho ipotizzato che la fatica aumenta in maniera quadratica rispetto alla pendenza...", anche se per detta dell'autore è una assunzione empirica ragionevole, è sicuramente una castroneria... Non c'è poi alcuna reale correzione basata direttamente sulla lunghezza, sul tipo di fondo stradale (parla di un coefficiente generale che però non si capisce se viene applicato realmente e a quali salite) o sulla quota. Anche il fatto che la maggior parte delle salite sia registrata con medie sul Km sicuramente limita di molto la capacità di fare calcoli accurati perchè le pendenze massime vengono troppo sottovalutate e la variabilità di una salita risulta quasi completamente azzerata. Il campionamento dovrebbe essere minimo almeno 10 volte più frequente (ogni 100m). Avessi a disposizione il loro database potrei sicuramente trovare sistemi di calcolo più sensati e attinenti alla realtà. Ma per essere sensati non possono essere "assoluti" e validi per tutti. Secondo me per la valutazione sono necessari anche alcuni parametri di ingresso relativi all'atleta, tipo il peso, il rapporto potenza/peso (se disponibile) e il rapporto minimo (per pesare correttamente le pendenze max). Che poi facendo la somma Km x Km alla fine a lui venga fuori un numero che appare ragionevole non ho dubbi, perchè la lunghezza è forse uno dei fattori che più influenza il giudizio quando le pendenze medie e max non sono esagerate. [/QUOTE]
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