Sono tutti strapieni, per prenotare tocca chiedere quando c’è disponibilit.
Per me quest’inverno sarà come sempre full
Per me quest’inverno sarà come sempre full
Maratona dles Dolomites 2022 #mdd35
- Creatore Discussione kompromesso
- Data di inizio
Chi si poteva permettere una settimana di vacanza invernale a 1200-1500 euro a persona probabilmente se la potrà permettere anche con l'elettricità ed il gas parecchio più cari.
Del resto l'impatto delle crisi economiche non è lo stesso per tutte le fasce di reddito.
Ti saprò dire quest’inverno, per me sarà la stessa situazione
vedi i dati forniti da dolomiti superski sopra
Vero, ma i fruitori della montagna non sono tutte persone che si possono permettere di spendere 1200-1500 euro.
Inoltre va considerato che chi ha più possibilità, ha di conseguenze anche maggiori costi. Sar pure cavoli loro, ma la stangata che sta per arrivare, inciderà parecchio sulle decisioni future delle famiglie, a cominciare dalla mia.
I "fruitori della montagna" in genere non sono una categoria molto più ampia ma ben diversa dal target cui si allude nelle interviste citate. L'obbiettivo abbastanza chiaro è di allargare anche all' estate il modello economico del turismo invernale.
Se parliamo di bollette energetiche, solo marginalmente, e comunque in modo non proporzionale nè al reddito nè agli aggravi.
La stangata che sta per arrivare colpirà, come sempre, in modo molto diverso in base alla disponibilità economica ed alle situazioni. Non è un caso che dopo il 2008 BMW, Porsche e Mercedes se la sono cavata bene, mentre chi vendeva auto per "il popolo" ha rischiato di saltare.
La crisi economica indotta da guerra e pandemia ma anche da molte speculazioni su pandemia e soprattutto guerra, potrà mettere in contrazione qualsiasi settore legato a spese meno necessarie fra queste ogni sorta di turismo. Non è il cambiamento climatico ad aver dato alcuna noia al turismo invernale non più di quanto ne abbia dato al turismo estivo leggasi tornadi e alluvioni che devastano gli stabilimenti. Pur con meno neve e meno freddo rispetto a 30/40 anni fa i mezzi di trasporto e quelli di comunicazione l'accrescimento dei servizi incluso internet per recensioni e mezzi di prenotazione e nel caso del turismo invernale, neve garantita impianti più moderni e ricettivi con multiposti in luogo dei vecchi skilift singoli e molto altro hanno reso molto più di massa tanto la montagna invernale quanto quella estiva. Di qui la necessità di una regolamentazione negli accessi che limiti i problema del sovraffollamento a Corvara come a Venezia.
ok ma tra dieci anni si scierà di più o di meno? Tutti sicuri delle loro teorie e nessuno che vuole scommettere con me
Che una crisi (grande o piccola) porti alla contrazione dei consumi è fuori discussione.
Ma è altrettanto fuori discussione che la contrazione dei consumi ha dimensioni diverse su fasce di reddito differenti. Chi era in grado di spendere 1500 euro a persona per una settimana di sci sulle Dolomiti a febbraio 2022 è molto probabile che abbia un reddito e/o una situazione economica tale da consentirgli di bissare anche a febbraio 2023. Così come è possibile, e altrettanto probabile, che le rinunce di chi decide di tagliare spese meno necessarie vengano coperte da altre fasce di clienti dotati di possibilità maggiori, anche provenienti da altri paesi.
Che poi "di più o di meno" andrebbe specificato meglio.ok ma tra dieci anni si scierà di più o di meno? Tutti sicuri delle loro teorie e nessuno che vuole scommettere con me
Ok, il DSS ha mantenuto i passaggi ai tornelli. E tutto il resto? Ci sono impianti solo da Bressanone a Selva?
quest'anno, il primo senza limitazioni alla mobilità, i passaggi ai tornelli sono diminuiti. Se vi ricordate, la prima nevicata degna di nota è arrivata verso il 6 di gennaio. Prima di allora, prati marroni con lingue bianche in mezzo. Poi febbraio con temperature primaverili, ricordo di bei lunghi (zona centro-nord italia) fatti già con la salopette estiva. Altra nevicata decente a fine febbraio. Cosa simile è successa l'anno prima e quello prima ancora. Poco prima delle chiusure per covid, nel 2020, ero in val di fiemme: c'erano 15 gradi alle 3 di pomeriggio il 24 febbraio. Sulla statale ho pure incontrato un tizio che si allenava con la bici da crono (e l'ho invidiato
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Il punto è che il DSS ha possibilità enormemente superiori a quelle di tante altre località. Ha impianti che arrivano anche a quote più alte, ha i mezzi (tecnici e finanziari) per gestire la neve che c'è e crearla se manca, per cui può darsi che riesca a far sciare anche in presenza di un trend climatico sfavorevole. Il che è cosa diversa dal dire che tra dieci, venti, trent'anni si scierà ancora come oggi o come trent'anni fa...quest'anno, il primo senza limitazioni alla mobilità, i passaggi ai tornelli sono diminuiti. Se vi ricordate, la prima nevicata degna di nota è arrivata verso il 6 di gennaio. Prima di allora, prati marroni con lingue bianche in mezzo. Poi febbraio con temperature primaverili, ricordo di bei lunghi (zona centro-nord italia) fatti già con la salopette estiva. Altra nevicata decente a fine febbraio. Cosa simile è successa l'anno prima e quello prima ancora. Poco prima delle chiusure per covid, nel 2020, ero in val di fiemme: c'erano 15 gradi alle 3 di pomeriggio il 24 febbraio. Sulla statale ho pure incontrato un tizio che si allenava con la bici da crono (e l'ho invidiato
Esatto.
Se si va in inverno da quelle parti capita di essere gli unici italiani negli alberghi che sono tutti esauriti.
Quest anno sono cominciati a tornare gli stranieri, ma non come prima della ondemia perché comunque c’erano restrizioni.
Conosco dei gestori di rifugi che anche nei periodi di pienone d’estate, dicono che si arriva a 1/3 del giro di persone che c’è d’inverno.
Ci sono anche alberghi che d’estate non aprono.
se non hai temperatura e umidità sotto una certa soglia, puoi avere tutti i mezzi che vuoi ma la neve non puoi crearla. Questo è il punto
E' vero, ma è altrettanto vero che nel DSS la neve l'hanno sempre avuta: a volte naturale e tanta, spesso solo artificiale, qualche volta una striscia nel mezzo al marrone. Magari tra trent'anni non ci riesci più ma oggi è così, ed all' homo economicus il lungo periodo non interessa ("nel lungo periodo saremo tutti morti" cit.).
Il problema piuttosto ce l'hanno tutte le località a quote mediamente più basse e con mezzi (anche e soprattutto finanziari) di minore entità, sono decine e decine le località sciistiche minori che non hanno potuto/voluto rinnovare gli impianti scaduti, ad esempio.
Perdonami ma non sono molto d'accordo.
Primo perchè chi si è potuto permettere i 1500€ non è detto che si vorrà o potrà permettere i 1600/1700 o quelli che saranno,
Secondo perchè chi si può permettere i 1500€ non è automaticamente una fascia di reddito a cui gli aumenti non peseranno.
Terzo perchè non è scritto da nessuna parte che chi rinuncia viene sostituito da altri locali o esteri(il problema economico attuale è mondiale, non solo italiano)
Quarto, perchè parlando giusto ieri con l'albergatore che ci ha ospitato a San Vigilio di Marebbe, dopo averci mostrato la bolletta della luce di luglio 2021 e quella 2022(triplicata e dalla cifra monstre per un hotel 3 stelle con 20 camere di 8000€ mensili)si stava interrogando se e cosa fare per l'inverno, aumentare e di quanto(in base alla prima bolletta del gas che riceverà) o attendere tempi migliori.
Io non ho nulla contro chi può o vuole permettersi la vacanza di lusso, ma fare di tutta un'erba un fascio è sbagliato, perchè ci sarà chi come me, oltre attendere tempi migliori magari la sciata se la fa in giornata, in barba alla ricettività locale.
Poi, quando parlavo di chi ha possibilità e aumento dei costi non mi riferivo alla luce ed al riscaldamento in casa, li ci piazzi due pannelli col bonus e sei a posto, ma chi ha attività medio/piccole, ma anche grandi, che subiranno una vera e propria mazzata.
Quindi non quelli che si presentano in porsche, ma quelli che arrivano col BMW o Mercedes per l'appunto.
Poi vedi tu, non è che controbattendo ogni mia affermazione le cose per me cambino molto, IO, e ripeto IO sono già in ginocchio per l'inverno, quindi i miei almeno 1000 € alle realtà locali per farmi 2 sciate non li posso portare.
Capisco benissimo quello che dici, ed in linea di principio concordo con molte delle tue osservazioni. Non sto certo negando che moltissimi stanno facendosi i conti in tasca e che se li faranno sempre più.
La sfera di cristallo non ce l'ha nessuno, neanche chi per formazione e mestiere si occupa di economia; però la realtà è che fino ad ora i settori dell' "alta gamma" hanno sempre sofferto molto meno della media le crisi economiche.
Ed è anche per questo che molti modelli di business si stanno riorientando verso l'alto o addirittura il lusso, basta guardare cosa sta accadendo con le biciclette. Se poi tanta "gente normale" non può più permettersi la settimana bianca o la bici nuova ogni tre anni, pazienza, non è un loro problema. Il problema ce l'ha appunto la "gente normale" e chi a questa fascia di clientela offriva un prodotto...