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Testo: <blockquote data-quote="dinute" data-source="post: 7209070" data-attributes="member: 15666">Ho letto adesso il paginone sul corriere. Come dire: cheffigura demmerda.Le sponsorizzazioni sportive, culturali, a enti vari, ecc sono interamente deducibili dal reddito di impresa. Fino a 200 mila euro (credo che sia il range di cui si sta parlando) in modo automatico (oltre si deve dimostrare la pertinenza della sponsorizzazione). Di solito anche l'iva di queste spese è detraibile.Quindi per le imprese è un bell'incentivo.Fino a una decina di anni fa circa (o forse più, non ricordo), però questo generava un pauroso giro di "nero". Aziende sponsorizzavano per es.10 mila euro, e la società restituiva in contanti una parte (50%, 30% secondo gli accordi). In altri casi le aziende "inventavano" di sana pianta società sportive, spesso nautiche <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/yllol.gif"  class="smilie" loading="lazy" alt=":))):" title="Yllol    :))):" data-shortname=":))):" />,  per scaricare la barca del capo...visto l'andazzo uno dei tanti ministri delle finanze (non ricordo quale) ha imposto alle associazioni sportive dilettantistiche, culturali ecc di certificare il bilancio con un revisore dei conti e l'obbligo dei vari pagamenti con bonifico. In questo modo è stata data una netta stretta alle sponsorizzazioni farlocche. Questo ha gravato la gestione delle società sportive dilettantistiche e come sempre succede, pagano tutti per quelli, pochi o tanti, che imbrogliano. Diciamo che un revisore dei conti per una società dilettantistica di giovanissimi e esordienti con bilanci da 15-20 mila euro lo si porta a casa con qualche centinaio di euro, non sono bilanci complicatissimi.</blockquote>

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