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Testo: <blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 7210818" data-attributes="member: 1912">In linea di teoria concordo con te ma...1) chi fa giornalismo d'inchiesta o comunque si occupa di argomenti minimamente "delicati" non è pagato 3 euro ad articolo. Chi è sottopagato in questo modo vergognoso si occupa di riempire gli spazi e di far girare i contatori. E il rischio della querela non impedisce di raccontare balle nè di raccontare cose vere o parzialmente vere in modo ideologicamente distorto, come dimostrano certe sentenze.2) lo strumento della querela è spesso minacciato ma raramente utilizzato, sia perchè in quanto penale richiede standard di prova più elevati, sia perchè richiede anche la dimostrazione della non veridicità di quanto affermato; molto più comunemente viene chiesto un risarcimento per danni, che opera nel civile e che prescinde (in gran parte) dalla questione se i fatti raccontati siano veri o no.Il giornalismo in Italia è arrivato al livello mediamente infimo in cui sguazza per tutt'altri motivi dal rischio di trovarsi coinvolti in controversie legali. Primo tra tutti la volontà/necessità di assecondare la pancia dei lettori, cosa che ritroviamo facilmente in questa vicenda.</blockquote>

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