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Maratona Dles Dolomites 2025 #mdd38
Testo
<blockquote data-quote="Salvo@ing" data-source="post: 7613234" data-attributes="member: 36066"><p>Il 2025 potrebbe essere la mia decima partecipazione alla MDD, è una gara che credo di conoscere molto molto bene.</p><p>Ci sono diverse complessità ed una delle più critiche è l'alimentazione, le prime 5 salite sono un susseguirsi di ascesa/discesa per cui è quasi impossibile assumere solidi. Bisogna mettere in conto 200gr di CHO da liquidi nella prima metà (meno un pezzetto) di gara, aspetto che va allenato.</p><p>Altra questione è l'intensità. Molto meglio 1W in meno che uno in più. Sellaronda + Campolongo sommano circa (per me) circa 1h45 di sforzo in salita con aggiunta di 10 minuti da La Villa a Corvara contro appena 30/35 minuti di discese com alcuni rilanci furono soglia. Il consumo energetico è davvero alto e se si esagera non si avrà gamba per spingere da Arabba al Col S. Lucia, quindi Giau bollito e sofferenza assoluta fino a Corvara. Aggiungo che fare in Falzarego-Valparola svuotati è qualcosa di devastante (successomi 2 volte).</p><p>In questa gara occorre evitare i fuori soglia, che di norma si fanno nella prima parte, in qualche strappato del Campolongo, del Sella, del Gaardena e nel lungo tratto di trasferimento Arabba Pocol, limitare l'intensità ad una apparentemente banale z3 ed alimentarsi/idratarsi a dovere ed in modo programmato.</p><p>Garantisco che arrivare a La Villa con buona gamba, fare il muro del gatto in massima spinta e proseguire fino a Corvara con gamba piena è una soddisfazioni unica.</p><p>Aggiungo che, a proposito del W in meno iniziale, appartiene dal S. Lucia è veramente una sfida con sé stessi, da lì residua il 50% di dislivello dell'intera gara, non c'è scia che tenga. Se si fosse in ritardo di qualche minuto ma si avesse gamba si può recuperare davvero tanto, e ci si diverte di più.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Salvo@ing, post: 7613234, member: 36066"] Il 2025 potrebbe essere la mia decima partecipazione alla MDD, è una gara che credo di conoscere molto molto bene. Ci sono diverse complessità ed una delle più critiche è l'alimentazione, le prime 5 salite sono un susseguirsi di ascesa/discesa per cui è quasi impossibile assumere solidi. Bisogna mettere in conto 200gr di CHO da liquidi nella prima metà (meno un pezzetto) di gara, aspetto che va allenato. Altra questione è l'intensità. Molto meglio 1W in meno che uno in più. Sellaronda + Campolongo sommano circa (per me) circa 1h45 di sforzo in salita con aggiunta di 10 minuti da La Villa a Corvara contro appena 30/35 minuti di discese com alcuni rilanci furono soglia. Il consumo energetico è davvero alto e se si esagera non si avrà gamba per spingere da Arabba al Col S. Lucia, quindi Giau bollito e sofferenza assoluta fino a Corvara. Aggiungo che fare in Falzarego-Valparola svuotati è qualcosa di devastante (successomi 2 volte). In questa gara occorre evitare i fuori soglia, che di norma si fanno nella prima parte, in qualche strappato del Campolongo, del Sella, del Gaardena e nel lungo tratto di trasferimento Arabba Pocol, limitare l'intensità ad una apparentemente banale z3 ed alimentarsi/idratarsi a dovere ed in modo programmato. Garantisco che arrivare a La Villa con buona gamba, fare il muro del gatto in massima spinta e proseguire fino a Corvara con gamba piena è una soddisfazioni unica. Aggiungo che, a proposito del W in meno iniziale, appartiene dal S. Lucia è veramente una sfida con sé stessi, da lì residua il 50% di dislivello dell'intera gara, non c'è scia che tenga. Se si fosse in ritardo di qualche minuto ma si avesse gamba si può recuperare davvero tanto, e ci si diverte di più. [/QUOTE]
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