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Marc Madiot: "Stiamo trasformando i corridori in robot"
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 6895511" data-attributes="member: 3881"><p>Partiamo dal presupposto che lo sport è salute e che il professionismo alla salute non faccia tanto bene.</p><p>Un conto è avere un approccio scientifico alla preparazione, all'alimentazione. Una volta si diceva prima di una gara: «Mangia la carne perché fa sangue.» Un concetto che non aveva né capo né coda, eppure mangiavano la carne, un altro è dare dei carboidrati.</p><p>Per dire, Coppi, con tutti i limiti della sua epoca, era già uno che curava l'alimentazione. Essere avanti rispetto alla situazione attuale è una cosa da prendere a modello.</p><p>Al contrario, non mi pare normale che dei ragazzi in piena forma fisica debbano sognarsi di notte il mangiare o non possano sgarrare di 20 grammi. Finché lo fai, per esempio, per correre il Tour o il Giro, ci può stare, ma qui si parla di sacrifici che durano anni.</p><p>Forse l'esasperazione a cui si è spinto il ciclismo è arrivata al limite.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 6895511, member: 3881"] Partiamo dal presupposto che lo sport è salute e che il professionismo alla salute non faccia tanto bene. Un conto è avere un approccio scientifico alla preparazione, all'alimentazione. Una volta si diceva prima di una gara: «Mangia la carne perché fa sangue.» Un concetto che non aveva né capo né coda, eppure mangiavano la carne, un altro è dare dei carboidrati. Per dire, Coppi, con tutti i limiti della sua epoca, era già uno che curava l'alimentazione. Essere avanti rispetto alla situazione attuale è una cosa da prendere a modello. Al contrario, non mi pare normale che dei ragazzi in piena forma fisica debbano sognarsi di notte il mangiare o non possano sgarrare di 20 grammi. Finché lo fai, per esempio, per correre il Tour o il Giro, ci può stare, ma qui si parla di sacrifici che durano anni. Forse l'esasperazione a cui si è spinto il ciclismo è arrivata al limite. [/QUOTE]
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