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Matteo Spreafico sospeso per 3 anni
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6950055" data-attributes="member: 6633"><p>Per ragionare così, bisognerebbe che ognuno sapesse lucidamente analizzare il proprio livello in rapporto a quello di altri (che però presuppone conoscere i valori altrui) e valutare i propri eventuali limiti. Cosa non facile e non scontata, specie se, ed è comprensibile, si ritiene di poter colmare con l'allenamento (maggiore o migliore) lo stile di vita (alimentazione ecc.), la perseveranza e l'applicazione, o la normale evoluzione fisica, quelli che apparentemente sono dei limiti. Limiti che a priori non sempre sono insormontabili come sembrano. Alcuni corridori esplodono molto presto e crollano anche presto, altri invece maturano dopo e hanno magari una carriera più longeva. E poi c'è ovviamente il fattore doping, ovvero colmare il gap con gli altri dopandosi di più e meglio, magari nella convinzione che anche gli altri già lo fanno, cosa che come sappiamo non è sbagliata al 100% e sicuramente non lo è stata in passato.</p><p></p><p></p><p>I campioni in teoria si riconoscono. I buoni gregari già possono essere frutto di dedizione e sacrificio, più che di talento cristallino (che non hanno sennò sarebbero campioni).</p><p></p><p></p><p>Ma se hai bisogno di soldi e sponsor, magari ne prendi di più e più facilmente se fai parte di una elite che non di serie inferiori.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6950055, member: 6633"] Per ragionare così, bisognerebbe che ognuno sapesse lucidamente analizzare il proprio livello in rapporto a quello di altri (che però presuppone conoscere i valori altrui) e valutare i propri eventuali limiti. Cosa non facile e non scontata, specie se, ed è comprensibile, si ritiene di poter colmare con l'allenamento (maggiore o migliore) lo stile di vita (alimentazione ecc.), la perseveranza e l'applicazione, o la normale evoluzione fisica, quelli che apparentemente sono dei limiti. Limiti che a priori non sempre sono insormontabili come sembrano. Alcuni corridori esplodono molto presto e crollano anche presto, altri invece maturano dopo e hanno magari una carriera più longeva. E poi c'è ovviamente il fattore doping, ovvero colmare il gap con gli altri dopandosi di più e meglio, magari nella convinzione che anche gli altri già lo fanno, cosa che come sappiamo non è sbagliata al 100% e sicuramente non lo è stata in passato. I campioni in teoria si riconoscono. I buoni gregari già possono essere frutto di dedizione e sacrificio, più che di talento cristallino (che non hanno sennò sarebbero campioni). Ma se hai bisogno di soldi e sponsor, magari ne prendi di più e più facilmente se fai parte di una elite che non di serie inferiori. [/QUOTE]
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