Resoconto interessantissimo (tanto per dare un tema a quelli che "è assurdo che gli amatori evoluti come noi seguano più Gaffuri che i professionisti giovani". Quando mai ci capita di leggere degli insider del genere?).
Sull'aerodinamica del prologo secondo me si fa troppe paranoie, è una squadra da sempre maniaca dell'abbigliamento e hanno bici e ruote WT, lui un'idea di come si sta in bici ce l'ha, avrà preso due folate in più sul mare.
Anche fare saune per adattarsi al caldo (di quanto? 10-15 minuti l'una?) mi sembra più un rimedio della nonna per tranquillizzarsi psicologicamente piuttosto che un reale marginal gain, soprattutto se uno ha svernato in Liguria e non sbarca direttamente dalla Norvegia.
Mi stupisce questo suo lamentarsi della durability, leggendolo sembra che si parli di tappe da Tour tanto che, incuriosito, sono andato a vedere ed erano tre giornate tra le 3h30 e le 3h50, francamente non mi aspetto cali su tali distanze e dislivelli da uno che si spara quei lungoni da 6-8 ore a quelle medie. Chiaro che le dinamiche di gara con i rilanci siano diverse, ma per me è più che altro il caldo, unito al fatto che sentirsi sempre sotto esame (quanti ce ne saranno, tra quei giovani, che pensano così tanto in corsa?) consumi forse quel briciolo di energie mentali in più.