Ho da poco letto il celebre libro di Montignac "Dimagrire per sempre mangiando normalmente" e l'ho trovato molto interessante.
In sintesi, se ho colto bene, propone una classificazione degli alimenti non tanto secondo la complessità dei carboidrati in essi presenti, bensì piuttosto sul loro indice glicemico, vale a dire l'influenza più o meno intensa che la loro ingestione provoca sulla glicemia e di conseguenza sulla produzione di insulina da parte del pancreas.
Il suo consiglio è evitare gli alimenti con IG elevato (> 55 in fase di mantenimento, >30-35 in dimagrimento) onde evitare frequenti sbalzi glicemici, quindi insulinici, quindi errati processi metabolici che conducono ad errati ed eccessivi immagazzinamenti di grasso.
In sintesi, propone di eliminare del tutto prodotti quali farine raffinate (quindi pasta, pane e derivati), alimenti ricchi di zucchero "classico" (c'è da perdersi, dalle merendine sino al ketchup) ed alimenti che, di per sé dall'IG accettabile, sono consumati dopo aver subito processi come lunghe cotture che ne alterano l'IG.
Suggerisce quindi di spostarsi, per i carboidrati, su alimenti quali legumi, verdure, frutta (con qualche accorgimento) e farine integrali (solo al 100%), mentre per il resto equilibrio tra proteine vegetali ed animali, e grassi il più possibile non saturi.
Chidedo a chi se ne intenda, secondo voi è un modello esportabile con profitto nella dieta di un ciclista?
In sintesi, se ho colto bene, propone una classificazione degli alimenti non tanto secondo la complessità dei carboidrati in essi presenti, bensì piuttosto sul loro indice glicemico, vale a dire l'influenza più o meno intensa che la loro ingestione provoca sulla glicemia e di conseguenza sulla produzione di insulina da parte del pancreas.
Il suo consiglio è evitare gli alimenti con IG elevato (> 55 in fase di mantenimento, >30-35 in dimagrimento) onde evitare frequenti sbalzi glicemici, quindi insulinici, quindi errati processi metabolici che conducono ad errati ed eccessivi immagazzinamenti di grasso.
In sintesi, propone di eliminare del tutto prodotti quali farine raffinate (quindi pasta, pane e derivati), alimenti ricchi di zucchero "classico" (c'è da perdersi, dalle merendine sino al ketchup) ed alimenti che, di per sé dall'IG accettabile, sono consumati dopo aver subito processi come lunghe cotture che ne alterano l'IG.
Suggerisce quindi di spostarsi, per i carboidrati, su alimenti quali legumi, verdure, frutta (con qualche accorgimento) e farine integrali (solo al 100%), mentre per il resto equilibrio tra proteine vegetali ed animali, e grassi il più possibile non saturi.
Chidedo a chi se ne intenda, secondo voi è un modello esportabile con profitto nella dieta di un ciclista?