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Migliorare in discesa...
Testo
<blockquote data-quote="giumbi#babio" data-source="post: 405346" data-attributes="member: 2304"><p>Ricorda un po' la tecnica che Armstrong insegna nel suo libro: pedale esterno basso, nel punto morto inferiore, sul quale esercitare pressione per stabilizzare la traiettoria ed " incollare " la bdc sull'asfalto ( fin qui, tutto facile, ci riesco perfino io, quando me ne ricordo ) e ginocchio interno che preme sul tubo orizzontale verso l'esterno ( lo scopo di questo movimento ora mi sfugge, certo è che a me non riesce assolutamente, è un movimento del tutto innaturale, quando sei in curva ).</p><p>Ed a proposito di questo secondo aspetto ricordo un articolo comparso su un vecchio numero de La Bicicletta, a proposito della tecnica idi curva in discesa, in cui si sconsigliava assolutamente e, tra le righe, si sfotteva tutti quei ciclisti che, al momento di impostare la traiettoria della curva, aprono il ginocchio verso l'interno come se, anzichè alla guida di una bici fossero in pista su una moto da GP; evidentemente, qualcosa di vero ci dev'essere.</p><p></p><p>P.S.</p><p>Nonostante padroneggi la tecnica teorica, nella pratica sono fermo come pochi !</p><p></p><p>Forse Ale si riferisce a quanto scritto da Luca Cipitoz, lo riporto qui sotto, con un copia/incolla:</p><p></p><p>Stringo il tubo orizzontale con tutte e due le ginocchia. I pedali sono in posizione orizzontale ma davanti quello esterno alla curva ed indietro quello all'interno; così il ginocchio davanti spinge verso il centro della curva e il ginocchio che si trova all'interno fa da fulcro. Il tubo orizzontale e quindi la bicicletta ricevono dalle ginocchia la spinta necessaria a chiudere con maggior violenza la curva. Dunque non serve frenare in curva perchè la bici non "scappa" verso l'esterno ma viene "dirottata" come su un binario verso l'interno della curva. L'operazione non è istintiva, ci vuole solo un po' di pratica. Comunque solo il fatto di stringere la bicicletta con le ginocchia rende il complesso bici/corridore molto più reattivo e dinamico in curva.</p><p></p><p>Grande Luca...</p><p>Io ho provato, ma mi riesce poco naturale.</p></blockquote><p>[/QUOTE]</p>
[QUOTE="giumbi#babio, post: 405346, member: 2304"] Ricorda un po' la tecnica che Armstrong insegna nel suo libro: pedale esterno basso, nel punto morto inferiore, sul quale esercitare pressione per stabilizzare la traiettoria ed " incollare " la bdc sull'asfalto ( fin qui, tutto facile, ci riesco perfino io, quando me ne ricordo ) e ginocchio interno che preme sul tubo orizzontale verso l'esterno ( lo scopo di questo movimento ora mi sfugge, certo è che a me non riesce assolutamente, è un movimento del tutto innaturale, quando sei in curva ). Ed a proposito di questo secondo aspetto ricordo un articolo comparso su un vecchio numero de La Bicicletta, a proposito della tecnica idi curva in discesa, in cui si sconsigliava assolutamente e, tra le righe, si sfotteva tutti quei ciclisti che, al momento di impostare la traiettoria della curva, aprono il ginocchio verso l'interno come se, anzichè alla guida di una bici fossero in pista su una moto da GP; evidentemente, qualcosa di vero ci dev'essere. P.S. Nonostante padroneggi la tecnica teorica, nella pratica sono fermo come pochi ! Forse Ale si riferisce a quanto scritto da Luca Cipitoz, lo riporto qui sotto, con un copia/incolla: Stringo il tubo orizzontale con tutte e due le ginocchia. I pedali sono in posizione orizzontale ma davanti quello esterno alla curva ed indietro quello all'interno; così il ginocchio davanti spinge verso il centro della curva e il ginocchio che si trova all'interno fa da fulcro. Il tubo orizzontale e quindi la bicicletta ricevono dalle ginocchia la spinta necessaria a chiudere con maggior violenza la curva. Dunque non serve frenare in curva perchè la bici non "scappa" verso l'esterno ma viene "dirottata" come su un binario verso l'interno della curva. L'operazione non è istintiva, ci vuole solo un po' di pratica. Comunque solo il fatto di stringere la bicicletta con le ginocchia rende il complesso bici/corridore molto più reattivo e dinamico in curva. Grande Luca... Io ho provato, ma mi riesce poco naturale.[/quote] [/QUOTE]
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