Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Miguel Indurain: "nel ciclismo di oggi conta solo vincere"
Testo
<blockquote data-quote="bradipus" data-source="post: 7266436" data-attributes="member: 17208"><p>Dipende anche da chi la esprime questa considerazione, e di chi ne è oggetto... tanto per dire, per un Beppe Conti il trentaseiesimo posto di un ciclista italiano al Tour è sempre degno di considerazione.</p><p>Guardando le cose con spirito un po' critico, non credo che il secondo posto alla Vuelta 1975 di Domingo Perurena (davanti a gente come Lasa, Ocana e Kuiper, mica picopalla) gli abbia all'epoca fatto spuntare l'aura del campione, così come i piazzamenti di 'Ciccio' Uran al Giro lo abbano fatto considerare un brocco.</p><p>A me sembra che l'uscita di Indurain sia il solito refrain da 'ai miei tempi era meglio', tipico di noi anziani... non è meglio o peggio, è diverso. Sicuramente girano più quattrini, e questo avvantaggia tutto il movimento, gregari compresi.</p><p>Oggi un buon gregario guadagna ben più di un dirigente d'azienda medio italiano (<a href="https://www.ciclonews.biz/quanto-guadagnano-i-ciclisti/" target="_blank">https://www.ciclonews.biz/quanto-guadagnano-i-ciclisti/</a>), non credo proprio che ai tempi di Miguelon fosse così.</p><p>Ovvio che, a fronte di maggiori guadagni, sia richiesta a chi corre un certo livello di professionalità, che in passato non c'era: ma non c'era nemmeno in chi doveva controllare e gestire corridori e squadre, era fatto tutto 'alla buona', un tanto al chilo. Come in ogni settore, se cresce l'interesse cresce il business, e cresce il livello di professionalità richiesto dal 'sistema' per stare in piedi.</p><p>Oggi, per dire, sarebbe improponibile una gestione di una squadra alla Teofilo Sanson.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bradipus, post: 7266436, member: 17208"] Dipende anche da chi la esprime questa considerazione, e di chi ne è oggetto... tanto per dire, per un Beppe Conti il trentaseiesimo posto di un ciclista italiano al Tour è sempre degno di considerazione. Guardando le cose con spirito un po' critico, non credo che il secondo posto alla Vuelta 1975 di Domingo Perurena (davanti a gente come Lasa, Ocana e Kuiper, mica picopalla) gli abbia all'epoca fatto spuntare l'aura del campione, così come i piazzamenti di 'Ciccio' Uran al Giro lo abbano fatto considerare un brocco. A me sembra che l'uscita di Indurain sia il solito refrain da 'ai miei tempi era meglio', tipico di noi anziani... non è meglio o peggio, è diverso. Sicuramente girano più quattrini, e questo avvantaggia tutto il movimento, gregari compresi. Oggi un buon gregario guadagna ben più di un dirigente d'azienda medio italiano ([URL]https://www.ciclonews.biz/quanto-guadagnano-i-ciclisti/[/URL]), non credo proprio che ai tempi di Miguelon fosse così. Ovvio che, a fronte di maggiori guadagni, sia richiesta a chi corre un certo livello di professionalità, che in passato non c'era: ma non c'era nemmeno in chi doveva controllare e gestire corridori e squadre, era fatto tutto 'alla buona', un tanto al chilo. Come in ogni settore, se cresce l'interesse cresce il business, e cresce il livello di professionalità richiesto dal 'sistema' per stare in piedi. Oggi, per dire, sarebbe improponibile una gestione di una squadra alla Teofilo Sanson. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Miguel Indurain: "nel ciclismo di oggi conta solo vincere"
Alto
Basso