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Milan Vader grave dopo la caduta ai paesi baschi
Testo
<blockquote data-quote="valter65" data-source="post: 7141171" data-attributes="member: 41969"><p>fermo restando la pericolosità del muoversi su strade (per noi) aperte , quindi con i rischi della condivisione delle stesse , o chiuse per gara , quindi con i rischi dell'osare di più spinti dall'agonismo o dall'adrenalina , alla fine non si può neanche ridurre tutto al solito freno , nel senso : bisogna anche valutare certe cadute , che hanno una loro dinamica ed un contesto , tipo Froome che si mette la mantellina sulla bici da crono in discesa durante la ricognizione , o Remco che cicca la curva per minore esperienza , o il povero Egan che si schianta a cannone contro il bus con la testa bassa sulla crono ....effettivamente si puo' dire che spesso una grave caduta , anche con conseguenze estreme ha una sua storia : Wouter si è schiantato mentre voltava un istante la testa all'indietro per controllare non so quale situazione.... se riduciamo tutto al freno , allora dobbiamo dire che bici performanti al top che si trasformano in missili in discesa , aumentano ancora piu' i rischi a meno che uno non sia una specie di Valentino Rossi per gestirle in sicurezza ...che poi : il ciclismo è sicuramente uno sport rischioso di per sè , per i motivi che noi tutti conosciamo , dopo sta a noi cercare di gestircelo ; se sono un prof , a caccia del risultato della vita , posso capire valutare determinati rischi in un ambiente in cui comunque l'organizzatore di una corsa cerca comunque di garantire la sicurezza nei limiti del possibile ; se sono il ciclista della domenica , posso fare anche a meno , dischi o no , di piombare giù per una discesa aperta al traffico come se non ci fosse un domani , anche perché così potrei non averlo veramente ! ...e le considerazioni potrebbero essere ancora tante e tante !</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="valter65, post: 7141171, member: 41969"] fermo restando la pericolosità del muoversi su strade (per noi) aperte , quindi con i rischi della condivisione delle stesse , o chiuse per gara , quindi con i rischi dell'osare di più spinti dall'agonismo o dall'adrenalina , alla fine non si può neanche ridurre tutto al solito freno , nel senso : bisogna anche valutare certe cadute , che hanno una loro dinamica ed un contesto , tipo Froome che si mette la mantellina sulla bici da crono in discesa durante la ricognizione , o Remco che cicca la curva per minore esperienza , o il povero Egan che si schianta a cannone contro il bus con la testa bassa sulla crono ....effettivamente si puo' dire che spesso una grave caduta , anche con conseguenze estreme ha una sua storia : Wouter si è schiantato mentre voltava un istante la testa all'indietro per controllare non so quale situazione.... se riduciamo tutto al freno , allora dobbiamo dire che bici performanti al top che si trasformano in missili in discesa , aumentano ancora piu' i rischi a meno che uno non sia una specie di Valentino Rossi per gestirle in sicurezza ...che poi : il ciclismo è sicuramente uno sport rischioso di per sè , per i motivi che noi tutti conosciamo , dopo sta a noi cercare di gestircelo ; se sono un prof , a caccia del risultato della vita , posso capire valutare determinati rischi in un ambiente in cui comunque l'organizzatore di una corsa cerca comunque di garantire la sicurezza nei limiti del possibile ; se sono il ciclista della domenica , posso fare anche a meno , dischi o no , di piombare giù per una discesa aperta al traffico come se non ci fosse un domani , anche perché così potrei non averlo veramente ! ...e le considerazioni potrebbero essere ancora tante e tante ! [/QUOTE]
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