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A volte riesci a gestirle. Le migliaia di morti sulle strade ogni anno dimostrano il contrario.




E' una considerazione generale: il corpo umano non è fatto per viaggiare a certe velocità, nè dal punto di vista "attivo" che "passivo", e ne consegue che qualsiasi attività che implica la velocità è intrinsecamente pericolosa.



Decisamente no, nè le strade nè i mezzi sono stati pensati o realizzati in base alle nostre caratteristiche: Sui mezzi si sta (parzialmente) lavorando da qualche decennio con dispositivi sia attivi che passivi con buoni risultati, ma le strade sono ancora come concetto poco più di quelle di epoca romana. Molto probabilmente è questo l'ostacolo che ha interrotto il calo dell'incidentalità e della mortalità stradale in UE.

L'evoluzione c'entra nel senso che, come ho scritto in precedenza, l'organismo umano non è stato "progettato" per le velocità, nè per raggiungerle nè soprattutto per "smaltirle". Che alla fine il problema non è la velocità ma la decelerazione quasi istantanea.





Farsene una ragione, ovviamente al netto delle misure possibili . Che è il nocciolo dell'obiezione di fondo.




Che nonostante caschi, HANS, rollbar, scocche di sopravvivenza etc periodicamente ci lasciano la pelle.

Diciamo che non è proprio l'esempio migliore...