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Testo: <blockquote data-quote="zanza85" data-source="post: 6788623" data-attributes="member: 35520">No, ma che si ritirano perchè non ce la fanno ce ne sono sempre stati, a ogni grande giro e non solo.Ne ho così spinti nel lontano 2006 di corridori del "gruppetto" sul Mortirolo (tappa Trento-Aprica, vinta da I. Basso, con relativa polemica con G. Simoni. P. Bettini in maglia ciclamino e casco dorato).E ti assicuro che di essere spinti te lo chiedono espressamente, perchè se no "su" non ci arrivano manco con la Pinarello del Magro.Con questo non sto dicendo che un amatore o semplice appassionato debba andare a massacrarsi per questo motivo, ma tutta quest'assertività nel ridurre il ciclsimo al "cercare di arrivare nel minore tempo possibile su un percorso studiato per essere completato da tutti" mi pare riduttiva, oltre che spocchiosetta e inadeguata nell'esempio.Ci sono, tanto per dirne una, fior di pensionati che praticano del Signor Ciclismo e che hanno delle Signore Gambe senza che magari abbiano nemmeno un ciclocomputer ancora di quelli col filo "a molla". Senza contare tutti quei poveri cristi -professionisti e non- che arrivano fuori tempo massimo: tutti "non-ciclisti" anche loro, ça va sans dire. Ma va là...Il ciclismo esiste da prima di Strava ed esisterà anche dopo, libero com'è da dogmi e preconcetti.</blockquote>

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