La diretta conviene non farla a meno che non ti piaccia sentire veramente male,l'altra è la salita classica di Naso di Gatto,che verra' affrontata quest'anno al Giro d'Italia nella tappa con arrivo a Savona,e gia' ha delle pendenze che per noi cicloamatori la rendono veramente impegnativa.
Dall'altimetria non sembra così proibitiva, ci avevo già fatto un pensierino, ma dalla cima la strada prosegue o si è costretti a ritornare sui propri passi?
Certo la strada prosegue,puoi andare ad Altare e scendere da Cadibona verso Savona,oppure puoi andare verso Pontinvrea,Giovo e scendere ad Albisola,a Celle oppure a Varazze.
Figo... tra l'altro conosco un po' quelle zone, adesso avverto il buon Hinault e andiamo a fare sto naso
Lì Hinault gioca in casa,anche se gliele fai fare bendato non sbaglia strada...
Innanzitutto un caro saluto ai cari amici Roby @
Cima Coppi e Pietro @
bicilook
Affrontata a scalata per la prima volta quest’anno martedì 25 marzo u.s.:
in realtà non la “aro” affatto: non è una delle salite che percorro con maggiore frequenza perché è messa male come logistica per i miei giri: è relativamente troppo vicina a casa, e d’inverno fa troppo freddo e d’estate non mi spingo volentieri verso le riviere, sia per il caldo
, sia soprattutto per il gran traffico
in città e sulle due riviere di cui faccio volentieri a meno, avendo numerose e belle alternative meno caotiche e asfissianti.
Di quella strada apprezzo di gran lunga di più la discesa che è entusiasmante
: è una delle poche con ancora un gran bell’asfalto, e in settimana con ben poco traffico (nei fine settimana si riempie di “merenderos puzzoni”, sia a due che a quattro
ruote)
Detto questo, la considero una gran bella salita, fin troppo dura per quelle che sono le mie caratteristiche:
come è noto io mi difendo (e con fatica) nelle salite fino al 5 – 6%, fatico (e parecchio) nelle salite dall’8 al 10% …. ed è “notte fonda”
quando si passa in doppia cifra …
Per me è già molto dura la “classica” (che verrà affrontata quest’anno al Giro d’Italia mercoledì 21 maggio p.v., … figuriamoci come considero il cd. “Piccolo Mortirolo” ….
Come è noto io non amo affatto i “sentieri da capra” ….. anzi !
Anche per quanto riguarda le corse dei Prof., io sono dell’avviso che non diano proprio un bel niente allo spettacolo: io mi entusiasmo molto di più a vedere una corsa con attacchi e contrattacchi, scatti e controscatti, tattiche di squadra e dei singoli, piuttosto che tappe in cui avviene la sola “selezione da dietro” dove la vittoria è determinata solo ed esclusivamente dal rapporto peso/potenza/watt, senza “cuore e fantasia”.
Per quanto mi riguarda Kronplatz (Plan de Corones), lo Zoncolan da Ovaro, e simili mi danno meno "pathos" di una grande classica monumento aperta e avvincente fino alla fine ... ma ... "De gustibus non disputandum est" ...
Comunque per la cronaca è una
salita di 7,035 km (io faccio scattare dalla cava prima del ponte sotto la ferrovia, da dove la strada comincia ad impennarsi) che porta ai 725 mt. slm dello scollinamento con
pendenza media dell’8,2% e punte massime almeno al 12%, per me il pezzo più duro è quello sotto e nel rettilineo di S.Bartolomeo del Bosco, anche perché è rettilineo …
Martedì c’erano fissi dagli otto ai sette gradi a salire con un forte e teso vento costante di tramontana a dare freddo e fastidio (ci ho messo 40m’09” a 10,600 km/h … vedete un po’ voi come vado in salita…
) dalla parte marina, e fissi costanti 5° dal versante padano a scendere,
neanche gli strappi di Montenotte e Villa Cappa da PraSottano sono riusciti a riscaldarmi, eppure ero vestito invernale anche come intimo, con l’unica eccezione del pinocchietto trequarti (comunque felpato e invernale) ed i copriscarpe in goretex.
All’arrivo in garage ero intirizzito dal freddo e faticavo a togliere i guanti (di lana + gli estivi sopra, come faccio tutto l’inverno perché non sopporto i guanti invernali) ed avevo i piedi congelati ..
Ciclisti incontrati durante il giro: ZERO
Auto incontrate durante il giro da Cimavalle del Santuario ad Altare da Villa Cappa: quattro o cinque al max, non di più.
Durante la salita, a parte il soffiare del vento teso, c’eravamo soltanto io, i lupi e gli orsi polari !!!!
:angrymod:
E', come dicevo, una salita che non percorro molto spesso, ma che ho utilizzato parecchio per esempio per preparare GF lunghe e impegnative come “La Fausto Coppi” e “La Marmotte”: Naso di Gatto è lunga esattamente la metà dell’Alpe d’Huez, ne ha la stessa pendenza media e massima, e le assomiglia pure un po’ ..
Per la cronaca …
Il 20.06.2009 casa- Varazze-Alpicella-Beigua, Santuario-Naso di Gatto; Montenotte, Cappa, Mallare-Bresca, Pian Soprano-Melogno, casa: km 195,100 in 8h.33’43” (9h.42m’ con le soste) con 3.490 m D+
Il 18.06.2010 casa- Piani d’Invrea-Colletta, Voltri-Mele-Turchino, Turchino-Passo del Faiallo, Piampaludo-Monte Beigua, Santuario-Naso di Gatto Montenotte –casa: km 160,100 in 7h.28’03” – con 3.015 mt D+
Il 19.06.2011 con “lo scalatore del Santuario”: casa Noli-Manie, Finale-Melogno, Romana-Bresca, Varazze-il pero-Alpicella-Beigua, Santuario-Naso di Gatto, Montenotte – casa: km 204,300 in 9h.25’38” (10h.44m’ con le soste), 3.845 mt D+
(ho faticato di meno a fare la Marmotte …
Spero di averVi dato qualche indicazione utile,
buon divertimento, buone pedalate
Bye