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<blockquote data-quote="Cyboraf" data-source="post: 7337781" data-attributes="member: 45757"><p><strong><em>"Per l'utilizzo che se ne fa oggi le bici attuali sono migliori di quelle precedenti? A me pare proprio di si.</em></strong>"</p><p>Qui concordo, questo sì rende il ciclismo più "democratico"..</p><p>A parte le ovvie migliorie, e ci mancherebbe le cose evolvono, vorrei vedere che non migliorassero, il confine fra bici da strada, gravel e mountain bike sta iniziando a divenire sempre più flebile..</p><p>Intendiamoci, nulla di male ma una cosa è il ciclismo altra è il cicloturismo.</p><p></p><p>"<strong>C</strong><em><strong>on i gommoni da 32mm hanno battuto i record storici di velocità media a Fiandre e Roubaix</strong></em>". che però sono gare particolari e proprio per la bassa pressione ci sono stati stallonamenti rovinosi alla Roubaix.</p><p> </p><p>E' comunque giusto che le cose cambino e migliorino , ma fra tante migliorie reali (pedali automatici, scala rapportature più ampia, comandi sul manubrio ecc ecc) , alcune sono più dovute al merchandising che alla effettiva necessità.( per me, canale extra large, gruppi elettronici che è pur vero siano un bel giocattolino, ma a che costo , e almeno in parte freni a disco) e altre sono ancora in via di evoluzione ( una per tutti, sempre per me sia chiaro, i tubeless, che promettono di essere in futuro, ovvero quando saranno sicuri come i tubolari, semplici da gestire come i copertoncini, con una maggiore leggerezza e un costo minore, il sistema gomma più efficiente ma che ancora non sono del tutto maturi)</p><p></p><p>Il nocciolo non è quindi il singolo prodotto o le innovazioni che vengono introdotte, ma il fatto che, ogni volta che esce un prodotto nuovo, vengano, a torto o a ragione, invocate migliorie indicibili</p><p>Il che avrebbe dovuto comportare in questi ultimi 10 anni, per i cicloamatori medi, prestazioni sensibilmente migliori, ben diverse dalle semplici sensazioni.</p><p>Non parlo solo di ruote, ma anche di telaio, gomme e tutto quanto ruota al mondo dei prodotti per il ciclismo.</p><p></p><p>Poi però mi chiedo: "un cicloamatore di oggi andrebbe più forte dello stesso cicloamatore di dieci anni fa a parità di preparazione e condizioni al contorno, fosse possibile riprodurre una tale prova, variando solo il mezzo utilizzato, o piuttosto le medie non sarebbero le stesse?</p><p></p><p>Un esempio eclatante è stata per anni la ricerca a tutti i costi della leggerezza del mezzo, alle volte anche sacrificando qualcosa all' affidabilità, un paradigma che è stato portato avanti per 20 ann,i salvo poi decadere con l' introduzione delle nuove tecnologie grazie alle quali un top di gamma sfora tranquillamente gli 8kg e i 10k euro</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cyboraf, post: 7337781, member: 45757"] [B][I]"Per l'utilizzo che se ne fa oggi le bici attuali sono migliori di quelle precedenti? A me pare proprio di si.[/I][/B]" Qui concordo, questo sì rende il ciclismo più "democratico".. A parte le ovvie migliorie, e ci mancherebbe le cose evolvono, vorrei vedere che non migliorassero, il confine fra bici da strada, gravel e mountain bike sta iniziando a divenire sempre più flebile.. Intendiamoci, nulla di male ma una cosa è il ciclismo altra è il cicloturismo. "[B]C[/B][I][B]on i gommoni da 32mm hanno battuto i record storici di velocità media a Fiandre e Roubaix[/B][/I]". che però sono gare particolari e proprio per la bassa pressione ci sono stati stallonamenti rovinosi alla Roubaix. E' comunque giusto che le cose cambino e migliorino , ma fra tante migliorie reali (pedali automatici, scala rapportature più ampia, comandi sul manubrio ecc ecc) , alcune sono più dovute al merchandising che alla effettiva necessità.( per me, canale extra large, gruppi elettronici che è pur vero siano un bel giocattolino, ma a che costo , e almeno in parte freni a disco) e altre sono ancora in via di evoluzione ( una per tutti, sempre per me sia chiaro, i tubeless, che promettono di essere in futuro, ovvero quando saranno sicuri come i tubolari, semplici da gestire come i copertoncini, con una maggiore leggerezza e un costo minore, il sistema gomma più efficiente ma che ancora non sono del tutto maturi) Il nocciolo non è quindi il singolo prodotto o le innovazioni che vengono introdotte, ma il fatto che, ogni volta che esce un prodotto nuovo, vengano, a torto o a ragione, invocate migliorie indicibili Il che avrebbe dovuto comportare in questi ultimi 10 anni, per i cicloamatori medi, prestazioni sensibilmente migliori, ben diverse dalle semplici sensazioni. Non parlo solo di ruote, ma anche di telaio, gomme e tutto quanto ruota al mondo dei prodotti per il ciclismo. Poi però mi chiedo: "un cicloamatore di oggi andrebbe più forte dello stesso cicloamatore di dieci anni fa a parità di preparazione e condizioni al contorno, fosse possibile riprodurre una tale prova, variando solo il mezzo utilizzato, o piuttosto le medie non sarebbero le stesse? Un esempio eclatante è stata per anni la ricerca a tutti i costi della leggerezza del mezzo, alle volte anche sacrificando qualcosa all' affidabilità, un paradigma che è stato portato avanti per 20 ann,i salvo poi decadere con l' introduzione delle nuove tecnologie grazie alle quali un top di gamma sfora tranquillamente gli 8kg e i 10k euro [/QUOTE]
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