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<blockquote data-quote="giancarloparisi" data-source="post: 6919412" data-attributes="member: 98220"><p>Personalmente ritengo che la posizione del PM, sui pedali, piuttosto che sulla guarnitura, sia del tutto ininfluente rispetto all'obiettivo per il quale è pensato lo strumento. L'importante è che sia affidabile è coerente nella misurazione. Il fatto che nel professionismo tutti usino PM su guarnitura dipende, a mio avviso, dal fatto che così facendo puoi scegliere liberamente il tipo di pedale che preferisci e non avendo, loro, problemi ad avere un PM per ogni bicicletta il problema della versatilità non si pone.</p><p>Riguardo il fatto che i pedali sono più esposti a urti e danneggiamenti può anche essere, ma affinchè di danneggi il PM, dunque il cuore del sistema, credo che serva qualcosa di apocalittico. L'elettronica degli assioma è nel tamburo in resina dunque non esposto a urti esterni, difficile che si danneggi. Il pedale invece potrebbe esserlo, ma quello si sostituisce facilmente e con poca spesa.</p><p> </p><p></p><p></p><p>Vale quello che ho detto prima. SRM è un sistema completo e quello che paghi è proprio quel sistema, il SW, il computer per la bici. Certo, anche lo strumento in sè (PM) è ottimo, ma è qualcosa di impalpabile se funziona correttamente. Mi spiego meglio. Il misuratore di potenza vero e proprio, cioè l'estensimetro e le sue componenti elettroniche, se funziona correttamente, ha una ridotta percentuale di errore (parliamo di meno dell'1%) ed è affidabile anche in condizioni estreme, è solo una componente elettronica. Che si chiami SRM o ASSIOMA o RALLY poco importa.</p><p>E allora, se l'obiettivo è allenarsi con la potenza avendo dati coerenti, completi ed affidabili, SRM diventa un grosso e costoso vezzo. <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";-)" title="Icon Wink ;-)" data-shortname=";-)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="giancarloparisi, post: 6919412, member: 98220"] Personalmente ritengo che la posizione del PM, sui pedali, piuttosto che sulla guarnitura, sia del tutto ininfluente rispetto all'obiettivo per il quale è pensato lo strumento. L'importante è che sia affidabile è coerente nella misurazione. Il fatto che nel professionismo tutti usino PM su guarnitura dipende, a mio avviso, dal fatto che così facendo puoi scegliere liberamente il tipo di pedale che preferisci e non avendo, loro, problemi ad avere un PM per ogni bicicletta il problema della versatilità non si pone. Riguardo il fatto che i pedali sono più esposti a urti e danneggiamenti può anche essere, ma affinchè di danneggi il PM, dunque il cuore del sistema, credo che serva qualcosa di apocalittico. L'elettronica degli assioma è nel tamburo in resina dunque non esposto a urti esterni, difficile che si danneggi. Il pedale invece potrebbe esserlo, ma quello si sostituisce facilmente e con poca spesa. Vale quello che ho detto prima. SRM è un sistema completo e quello che paghi è proprio quel sistema, il SW, il computer per la bici. Certo, anche lo strumento in sè (PM) è ottimo, ma è qualcosa di impalpabile se funziona correttamente. Mi spiego meglio. Il misuratore di potenza vero e proprio, cioè l'estensimetro e le sue componenti elettroniche, se funziona correttamente, ha una ridotta percentuale di errore (parliamo di meno dell'1%) ed è affidabile anche in condizioni estreme, è solo una componente elettronica. Che si chiami SRM o ASSIOMA o RALLY poco importa. E allora, se l'obiettivo è allenarsi con la potenza avendo dati coerenti, completi ed affidabili, SRM diventa un grosso e costoso vezzo. ;-) [/QUOTE]
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