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<blockquote data-quote="daniand" data-source="post: 6913331" data-attributes="member: 145472"><p>Mah...mi sconcerta vedere così poco ottimismo e fiducia nelle proprie capacità e nella medicina moderna e tanto tanto pessimismo e PAURA da parte di tanti che si ritengono "sportivi"... sono estremamente convinto (in realtà la mia compagna, psicologa, mi ha illuminato su questo) che tanta gente arrivi a confondere la prudenza con una ingiustificata ossessione per l'istinto di conservazione (per quale ragione voler vivere 100 anni se poi ce li passiamo a limitare le nostre scelte e decisioni per cercare di conservarci in maniera ossessiva? È vivere questo?)</p><p>Ho 48 anni. A 21 anni primo intervento al bacino (viti e placche) causa incidente in gara con frattura dell acetabolo. Operato dal dottor Costa nel febbraio 93 a Reggio Emilia. A giugno, dopo 4 mesi (ricalco che si parla del 93) giocavo a basket nella squadra dell' istituto e mi ero comprato la mia prima bici da discesa (Foes Inferno)...quindi 16 anni di Downhill con modesti risultati a livello agonistico ma grandi soddisfazioni personali, tanto divertimento e qualche sfracellamento. Passato poi alla Bronson per freeride (ci si disintegra meno che nel Downhill) e poi enduro nonché bdc in allenamento a 46 anni ci scappa pure un titolo regionale XC in un paese extra CE...ora, finito col Covid, a 48 anni protesi d'anca con nuova ricostruzione dell'acetabolo causa coxartrosi aggravata, scoliosi di compenso e arto sx 4 cm più corto del destro (ormai non mi si poteva nemmeno più guardare andando in bici!) reduce da un intervento con zero dolore (a parte i primi 2 giorni) e rimesso perfettamente pari ho ricominciato a praticare XC e BDC...risultati e prestazioni notevolmente migliorati rispetto a prima...anche se non mi risparmio per niente negli allenamenti. È vero... l'usura della protesi.... e il rischio di cadute....e in ospedale i luoghi comuni degli altri pazienti (così giovane e già operato all'anca!!) e bla bla bla...e bla bla bla... ma ho vissuto su me stesso i progressi della medicina avendo così buone ragioni e sufficiente ottimismo per pensare che tra vent'anni (se mi sarà ancora concesso esserci e quando dicono che dovrebbe "scadere" la mia seconda protesi) le tecniche chirurgiche siano ancora più evolute...quindi... perché fasciarsi la testa prima di farsi male? Aggiungiamo un pizzico di sregolatezza (o anche detta "cretinaggine")...diamogli un po' di sapore a questa nostra PICCOLA vita e così....VIVIAMO!!!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="daniand, post: 6913331, member: 145472"] Mah...mi sconcerta vedere così poco ottimismo e fiducia nelle proprie capacità e nella medicina moderna e tanto tanto pessimismo e PAURA da parte di tanti che si ritengono "sportivi"... sono estremamente convinto (in realtà la mia compagna, psicologa, mi ha illuminato su questo) che tanta gente arrivi a confondere la prudenza con una ingiustificata ossessione per l'istinto di conservazione (per quale ragione voler vivere 100 anni se poi ce li passiamo a limitare le nostre scelte e decisioni per cercare di conservarci in maniera ossessiva? È vivere questo?) Ho 48 anni. A 21 anni primo intervento al bacino (viti e placche) causa incidente in gara con frattura dell acetabolo. Operato dal dottor Costa nel febbraio 93 a Reggio Emilia. A giugno, dopo 4 mesi (ricalco che si parla del 93) giocavo a basket nella squadra dell' istituto e mi ero comprato la mia prima bici da discesa (Foes Inferno)...quindi 16 anni di Downhill con modesti risultati a livello agonistico ma grandi soddisfazioni personali, tanto divertimento e qualche sfracellamento. Passato poi alla Bronson per freeride (ci si disintegra meno che nel Downhill) e poi enduro nonché bdc in allenamento a 46 anni ci scappa pure un titolo regionale XC in un paese extra CE...ora, finito col Covid, a 48 anni protesi d'anca con nuova ricostruzione dell'acetabolo causa coxartrosi aggravata, scoliosi di compenso e arto sx 4 cm più corto del destro (ormai non mi si poteva nemmeno più guardare andando in bici!) reduce da un intervento con zero dolore (a parte i primi 2 giorni) e rimesso perfettamente pari ho ricominciato a praticare XC e BDC...risultati e prestazioni notevolmente migliorati rispetto a prima...anche se non mi risparmio per niente negli allenamenti. È vero... l'usura della protesi.... e il rischio di cadute....e in ospedale i luoghi comuni degli altri pazienti (così giovane e già operato all'anca!!) e bla bla bla...e bla bla bla... ma ho vissuto su me stesso i progressi della medicina avendo così buone ragioni e sufficiente ottimismo per pensare che tra vent'anni (se mi sarà ancora concesso esserci e quando dicono che dovrebbe "scadere" la mia seconda protesi) le tecniche chirurgiche siano ancora più evolute...quindi... perché fasciarsi la testa prima di farsi male? Aggiungiamo un pizzico di sregolatezza (o anche detta "cretinaggine")...diamogli un po' di sapore a questa nostra PICCOLA vita e così....VIVIAMO!!! [/QUOTE]
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