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Oro olimpico a cronometro per Brown e Evenepoel
Testo
<blockquote data-quote="calmorr" data-source="post: 7565205" data-attributes="member: 50728"><p>Non è proprio così: se ti comunicano km dopo km i secondi di ritardo ( che comunque non possono essere 15 secondi altrimenti neanche con lo scooter recuperi) tu puoi gestire la tua prestazione per chiudere il gap ( ammesso che ne abbia la capacità fisica e mentale sulla base dei tuoi parametri fissati in allenamento ed in galleria del vento). Non è che aspetti l'ultimo km per recuperare tutto il ritardo. In pratica l'atleta " mappato" in termini di curva di resistenza ( quanti watt mi servono per andare a tot km/ora alla pendenza y% ) e curva di potenza ( quanti watt riesco ad erogare per quanto tempo alla pendenza y%) riesce a modulare ( entro un certo range) la propria pedalata guardando i dati sul display della bici sulla base dei secondi di ritardo comunicati dall'ammiraglia. Ovviamente non tutti gli atleti sono uguali, ma i più forti ( i soliti noti) riescono evidentemente a farlo ( ma non non sempre). Da notare che il DS in ammiraglia conosce esattamente le tue metriche ( curve caratteristiche) i tuoi parametri istantanei ( frequenza, velocità, rapporti, cardio), il tracciato gara e può calcolarti /comunicarti come adattare la tua pedalata in funzione del risultato che si vuol ottenere. Non si limita a dirti " vai a tutta". altrimenti saremmo tutti ottimi DS. Il concetto epico del ciclista che abbassa la testa e si spara una crono a tutta è ormai passato, i professionisti della BDC se vogliono essere vincenti debbono per forza adeguarsi ed utilizzare tutti i mezzi tecnologici e le metodologie che ci sono e che verranno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="calmorr, post: 7565205, member: 50728"] Non è proprio così: se ti comunicano km dopo km i secondi di ritardo ( che comunque non possono essere 15 secondi altrimenti neanche con lo scooter recuperi) tu puoi gestire la tua prestazione per chiudere il gap ( ammesso che ne abbia la capacità fisica e mentale sulla base dei tuoi parametri fissati in allenamento ed in galleria del vento). Non è che aspetti l'ultimo km per recuperare tutto il ritardo. In pratica l'atleta " mappato" in termini di curva di resistenza ( quanti watt mi servono per andare a tot km/ora alla pendenza y% ) e curva di potenza ( quanti watt riesco ad erogare per quanto tempo alla pendenza y%) riesce a modulare ( entro un certo range) la propria pedalata guardando i dati sul display della bici sulla base dei secondi di ritardo comunicati dall'ammiraglia. Ovviamente non tutti gli atleti sono uguali, ma i più forti ( i soliti noti) riescono evidentemente a farlo ( ma non non sempre). Da notare che il DS in ammiraglia conosce esattamente le tue metriche ( curve caratteristiche) i tuoi parametri istantanei ( frequenza, velocità, rapporti, cardio), il tracciato gara e può calcolarti /comunicarti come adattare la tua pedalata in funzione del risultato che si vuol ottenere. Non si limita a dirti " vai a tutta". altrimenti saremmo tutti ottimi DS. Il concetto epico del ciclista che abbassa la testa e si spara una crono a tutta è ormai passato, i professionisti della BDC se vogliono essere vincenti debbono per forza adeguarsi ed utilizzare tutti i mezzi tecnologici e le metodologie che ci sono e che verranno. [/QUOTE]
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