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Quanto possiamo tenere il nostro casco essendo sicuri che protegga la nostra testa?
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Testo: <blockquote data-quote="srinivasa" data-source="post: 722972" data-attributes="member: 3075">L'anormalità ha sempre destato timore. In (quasi) ogni cultura, avere modi e comportamenti fuori dagli schemi è equivalso, ed equivale, a subire forme d'ostracismo più o meno evidenti, più o meno limitanti il proprio libero arbitrio.Sistemi politici, ideologie e religioni si sono sempre contraddistinte per aspetti di questo tipo. L'ultimo secolo è stato segnato da (almeno) due sistemi sociali che tendevano ad una sorta di ingegneria sociale dell'appiattimento estetico ed etico. Il nostro è un paese nel quale si confonde, con colpevole malignità, l'omosessualità con la pedofilia e l'incesto.Mio nipote porta dei pantaloni a vita talmente bassa da essere costretto a ritirarli su ad ogni pié sospinto, le scarpe da ginnastica son sempre slacciate, fibbia e mutande (in bella vista!) firmate D&G... ovviamente non sa spiegarsi la ragione che lo spinge a vestirsi in quel modo, eppure avrebbe tanto da dire di sua sponte, se non si sentisse in obbligo (ed a suo agio) ad essere parte del gregge.Detto questo non credo che dlenox volesse offendere nessuno e forse ha anche ragione nel suggerire di lasciarsi andare, di tanto in tanto, magari anche le nostre "diete d'atleti" finiscono col rivestire una sorta di corazza psicologica, o meglio un bozzolo di "sana anormalità" nel quale ci sentiamo sicuri ed in fondo, in fondo, un po' speciali.</blockquote>

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