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<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 6539060" data-attributes="member: 1912"><p>Mi era sfuggito.</p><p></p><p>Ad ogni modo nel caso specifico la ritengo una norma ideologica e poco incisiva. <u>Ideologica</u> perchè prescinde dalla realtà della rete stradale esistente, come ha puntualizzato [USER=60171]@POWDERFINGER[/USER] poco sopra. <u>Ideologica</u> perchè inapplicabile in via preventiva, in quanto la distanza laterale in movimento non è misurabile cambiando poco o nulla rispetto all'indefinita "adeguata distanza laterale" oggi disposta dall' articolo 148 c.3 del CdS. <u>Ideologica</u>, perchè innesca una mina regolamentare contro i ciclisti, che visto che il comma 5 del citato articolo dispone che in caso di strada stretta ed impossibilità di sorpassare in sicurezza i veicoli lenti sono tenuti a farsi da da parte per consentire il sorpasso. Ed ancora, <u>ideologica</u> perchè aumenterebbe l'astio e la conflittualità nei confronti dei ciclisti, già oggi visti da una parte non so quanto rilevante dei motorizzati come dei pericolosi fancazzisti che fanno perdere tempo. E temo che sarebbe anche una norma <u>poco incisiva</u>, perchè abbiamo già visto come l'inasprimento delle pene non abbia portato alla diminuzione degli incidenti stradali ma in compenso all' aumento del contenzioso in tribunale. Anzi, è stato proprio l'impianto dell'inasprimento delle pene ad aver portato alla spasmodica ricerca di un concorso di colpa purchessia, visto che in questo caso c'è il dimezzamento della pena, che è praticamente irrilevante per gli incidenti "ordinari" ma determinante per evitare il carcere in casi più gravi. Non sono convinto che la distanza minima consentirebbe di eliminare l'ipotesi di concorso di colpa, un automobilista potrebbe sostenere lo stesso che il ciclista ha improvvisamente sbandato, a 30 km/h un metro in mezzo in diagonale a 45° si fanno in 25 centesimi di secondo. In mancanza di rilievi inequivocabili è la parola di un automobilista contro quella del ciclista, spesso contro quella di nessuno...</p><p></p><p>Le norme draconiane da sole non funzionano. Questo paese alle "grida" purtroppo ci crede troppo e da troppo tempo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 6539060, member: 1912"] Mi era sfuggito. Ad ogni modo nel caso specifico la ritengo una norma ideologica e poco incisiva. [U]Ideologica[/U] perchè prescinde dalla realtà della rete stradale esistente, come ha puntualizzato [USER=60171]@POWDERFINGER[/USER] poco sopra. [U]Ideologica[/U] perchè inapplicabile in via preventiva, in quanto la distanza laterale in movimento non è misurabile cambiando poco o nulla rispetto all'indefinita "adeguata distanza laterale" oggi disposta dall' articolo 148 c.3 del CdS. [U]Ideologica[/U], perchè innesca una mina regolamentare contro i ciclisti, che visto che il comma 5 del citato articolo dispone che in caso di strada stretta ed impossibilità di sorpassare in sicurezza i veicoli lenti sono tenuti a farsi da da parte per consentire il sorpasso. Ed ancora, [U]ideologica[/U] perchè aumenterebbe l'astio e la conflittualità nei confronti dei ciclisti, già oggi visti da una parte non so quanto rilevante dei motorizzati come dei pericolosi fancazzisti che fanno perdere tempo. E temo che sarebbe anche una norma [U]poco incisiva[/U], perchè abbiamo già visto come l'inasprimento delle pene non abbia portato alla diminuzione degli incidenti stradali ma in compenso all' aumento del contenzioso in tribunale. Anzi, è stato proprio l'impianto dell'inasprimento delle pene ad aver portato alla spasmodica ricerca di un concorso di colpa purchessia, visto che in questo caso c'è il dimezzamento della pena, che è praticamente irrilevante per gli incidenti "ordinari" ma determinante per evitare il carcere in casi più gravi. Non sono convinto che la distanza minima consentirebbe di eliminare l'ipotesi di concorso di colpa, un automobilista potrebbe sostenere lo stesso che il ciclista ha improvvisamente sbandato, a 30 km/h un metro in mezzo in diagonale a 45° si fanno in 25 centesimi di secondo. In mancanza di rilievi inequivocabili è la parola di un automobilista contro quella del ciclista, spesso contro quella di nessuno... Le norme draconiane da sole non funzionano. Questo paese alle "grida" purtroppo ci crede troppo e da troppo tempo. [/QUOTE]
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