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Testo: <blockquote data-quote="Bert5quant1" data-source="post: 6542000" data-attributes="member: 121134">Esatto, quoto. E aggiungo:Il buco nero che vanifica sia le leggi sia  (eventuali) programmi educativi e di sensibilizzazione, è la mancanza di controllo.Se c'è  controllo e se, altra condizione necessaria, esso poi fa seguire l'applicazione della legge, cioè le sanzioni, allora ecco finalmente creata la deterrenza.Senza controllo è tutto e solo un castello di carte.E per controllare bisogna sia installare mezzi adatti sia tenerli in funzione (ridicolo che dopo tre mesi una telecamera sia già spenta 24h...) e utilizzarli, sia essere fisicamente più presenti sulle strade.Se per evitare di farsi nemici già l'amm.ne del paese o prov. o regione tentenna se non addirittura osta l'installazione di autovelox mentre spende decine di migliaia di euro per pannelloni che, a qualsiasi velocità, ti lampeggiano "rallenta",  proprio non ci siamo. Sotto tali padelloni (zona limite 50) al mio paese il 50% o più dei veicoli passa a velocità anche superiori ai 100, e non succede nulla, anche dopo mie segnalazioni.Poi la federazione ha responsabilità nell'organizzare le gare, punto. Poi può o meno promuovere o partecipare a campagne info-edu, ma non ne ha responsabilità diretta od obbligo.Nel privato di chi gira in bici, prof o dilettante, c'entrano le istituzioni, a mio avviso latitanti anche nel recepire le leggi già esistenti.Gli automobilisti sono l'ultimo anello di una catena molto deteriorata.</blockquote>

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