Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Gare
Professionisti
Tour de France
Perché il Tour è il numero 1: discutiamone
Testo
<blockquote data-quote="Roberto Massa" data-source="post: 3057774" data-attributes="member: 20890"><p>al termine "moderno" non avevo dato un'accezione positiva ma neutra= moderno perchè più accattivante per l'amatore (che è il primo spettatore in Italia, oltralpe lo "sghare" è più variegato) che cerca sempre la sfida o l'impresa epica. A questo si adegua anche il mercato, banalmente per esempio come la SRAM che prende a "pretesto" (tecnico ma anche pubblicitario) l'uso di rapportature più agili usate dai top per poi avere un riscontro pubblicitario. Questo può avvenire al Giro, non al Tour e avviene anche perchè si sa che il target di spettatori è più "tecnico".</p><p>Lo spartiacque è stato l'introduzione del Mortirolo= nel 91 non lo conosceva nessuno, è stato un'azzardo, poi è diventato un successo ed punto d'inizio e riferimento per altre salite sempre più ripide.</p><p>Personalmente e vivendoci vicino una salita come questa è diventata un "totem" più altisonante rispetto ad un più Classico Gavia per gli amatori, cioè i primi spettatori del ciclismo in Italia.</p><p>La cultura sportiva ed anche ciclistica fuori dai nostri confini è sicuramente diversa.</p><p></p><p></p><p></p><p>Condivido, tecnicamente non è la pendenza che fa la differenza (es qualche anno fa, non ricordo di preciso, Petacchi ha subito un distacco % davvero minimo dai primi proprio sullo Zoncolan)= c'è un limite in cui anche tra scalatori di alto livello, non è la pendenza in sè a fare la differenza ma la contingenze di gara (velocità di arrivo ai piedi della salita, ritmo di attacco della salita, ecc...).</p><p>Le salite francesi offrono meno pendenze ma il più alto livello di partenti (quindi sia una causa che una conseguenza) rendono spesso le tappe più avvincenti anche se sulla carta, ipotizzando un ranking di difficoltà, sembrano meno impegnative. E questo contribuisce a dar fascino a luoghi e percorsi, elemento in cui i francesi, indubbiamente sono più evoluti di noi (salvo alcune eccezioni, penso alle Dolomiti).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Roberto Massa, post: 3057774, member: 20890"] al termine "moderno" non avevo dato un'accezione positiva ma neutra= moderno perchè più accattivante per l'amatore (che è il primo spettatore in Italia, oltralpe lo "sghare" è più variegato) che cerca sempre la sfida o l'impresa epica. A questo si adegua anche il mercato, banalmente per esempio come la SRAM che prende a "pretesto" (tecnico ma anche pubblicitario) l'uso di rapportature più agili usate dai top per poi avere un riscontro pubblicitario. Questo può avvenire al Giro, non al Tour e avviene anche perchè si sa che il target di spettatori è più "tecnico". Lo spartiacque è stato l'introduzione del Mortirolo= nel 91 non lo conosceva nessuno, è stato un'azzardo, poi è diventato un successo ed punto d'inizio e riferimento per altre salite sempre più ripide. Personalmente e vivendoci vicino una salita come questa è diventata un "totem" più altisonante rispetto ad un più Classico Gavia per gli amatori, cioè i primi spettatori del ciclismo in Italia. La cultura sportiva ed anche ciclistica fuori dai nostri confini è sicuramente diversa. Condivido, tecnicamente non è la pendenza che fa la differenza (es qualche anno fa, non ricordo di preciso, Petacchi ha subito un distacco % davvero minimo dai primi proprio sullo Zoncolan)= c'è un limite in cui anche tra scalatori di alto livello, non è la pendenza in sè a fare la differenza ma la contingenze di gara (velocità di arrivo ai piedi della salita, ritmo di attacco della salita, ecc...). Le salite francesi offrono meno pendenze ma il più alto livello di partenti (quindi sia una causa che una conseguenza) rendono spesso le tappe più avvincenti anche se sulla carta, ipotizzando un ranking di difficoltà, sembrano meno impegnative. E questo contribuisce a dar fascino a luoghi e percorsi, elemento in cui i francesi, indubbiamente sono più evoluti di noi (salvo alcune eccezioni, penso alle Dolomiti). [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Gare
Professionisti
Tour de France
Perché il Tour è il numero 1: discutiamone
Alto
Basso