Siamo realistici: io capisco benissimo che il negoziante voglia tutelarsi contro chi, in maniera disonesta, va a provare un prodotto in negozio per poi comprarlo online. Il problema è che così non ottiene nient'altro che disincentivare il cliente, che senza secondi fini, vorrebbe fare un giro in negozio e magari, se trova qualcosa che gli piace, acquistare. Io, al posto di quel cliente, alla richiesta di pagare per provare, magari pagherei pure per quieto vivere/vergogna, ma ti assicuro che non rientrerei mai più in quel posto. E non credo di essere l'unico a pensarla così. Quindi, io dicevo che il negoziante si scava la fossa non perché non capisca le sue preoccupazioni e i suoi problemi, ma perché secondo me perde anche il cliente potenziale che sarebbe disposto a comprare nel negozio fisico con un piccolo sovraprezzo rispetto all'online.
P.S. Se entro e chiedo di provare il numero 42, mi va grande e chiedo il 41 che non c'è, che succede? Oppure, ugualmente, il 41 ce l'hanno solo bianco, ma io, dopo averla provata, decido che la nera mi piace di più. Mi riferivo a questo, sono situazioni tutt'altro che inusuali.