Peso e misure...quanto influisce?

brianza

Apprendista Passista
13 Marzo 2006
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Quanto puo' influire la differenza di peso
nel prendere le misure per un giusto assetto ?
ovvio non un kg o 2....

esempio si prendono le misure al peso di 84kg
vai pedali mangi bene ecc. ecc. e cali....a 72kg
ci puo' essere una correlazione di come il fisico sia
impostato in base a un peso piuttosto che a un altro?
dato che cambiano le misure del corpo in larghezza e spessore (diciamo cosi)
il fatto stesso di rimanere piegati e avere meno grasso proprio nei punti
di maggior piegamento....gambe girovita ecc.

grazie per le eventuali risposte....
 

fabulous

Apprendista Scalatore
18 Novembre 2005
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Brianza
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Bici
Colnago V3 RS
Quanto puo' influire la differenza di peso
nel prendere le misure per un giusto assetto ?
ovvio non un kg o 2....

esempio si prendono le misure al peso di 84kg
vai pedali mangi bene ecc. ecc. e cali....a 72kg
ci puo' essere una correlazione di come il fisico sia
impostato in base a un peso piuttosto che a un altro?
dato che cambiano le misure del corpo in larghezza e spessore (diciamo cosi)
il fatto stesso di rimanere piegati e avere meno grasso proprio nei punti
di maggior piegamento....gambe girovita ecc.

grazie per le eventuali risposte....

Sicuramente ! Ad esempio con meno pancia puoi aumentare il dislivello sella manubrio. :mrgreen:
 

Chopper

Maglia Gialla
Se cali 12kg ti sparira' un bel po' di pancia e di conseguenza sarai in grado di assumere una posizione piu' stesa e bassa, sicuramente non cambiano le quote del telaio, potra' cambiare altezza del manubrio e lunghezza dell'attacco.
Eventualmente se perdi cm nel fondoschiena potrebbe essere da regolare altezza sella ed arretramento.
 

Emilio Buzzi

Pignone
14 Gennaio 2007
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Quanto puo' influire la differenza di peso
nel prendere le misure per un giusto assetto ?
ovvio non un kg o 2....

esempio si prendono le misure al peso di 84kg
vai pedali mangi bene ecc. ecc. e cali....a 72kg
ci puo' essere una correlazione di come il fisico sia
impostato in base a un peso piuttosto che a un altro?
dato che cambiano le misure del corpo in larghezza e spessore (diciamo cosi)
il fatto stesso di rimanere piegati e avere meno grasso proprio nei punti
di maggior piegamento....gambe girovita ecc.

grazie per le eventuali risposte....

La posizione cambia perdendo peso , sicuramente si abbasserà l'attacco manubrio e ciò potrebbe bastare, se oltre al perdere peso cambia anche il grado di allenamento (ossia lei ha aumentato anche la spinta),sicuramente cambia anche l'arretramento.
 

ciclettico

Apprendista Scalatore
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Bici
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Perchè cambia l' arretramento se aumenta la spinta ?

Mi associo alla domanda.
Cioè, secondo te se aumenta (immagino di parecchio) la spinta sui pedali, cambia anche la posizione della sella rispetto al m.c.?
Di per sè non è un'assurdità, però non avevo sentito mai nessuno affermarlo.
 

Emilio Buzzi

Pignone
14 Gennaio 2007
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anche per me è una notizia nuova.
Per quello che ho capito di biomeccanica,
l'arretramento è proporzionale alle quote del femore e della gamba nel suo complesso.
In parole semplici, la spinta che si vuole imprimere al pedale non è possibile attuarla se non esiste "in proiezione" sul pedale una massa, ovvero parte del corpo la cui forza peso è uguale alla forza muscolare impressa al pedale.
Supponendo che il nostro corridore fosse a posto prima di dimagrire,sicuramente dimagrendo,ha potuto compensare inizialmente al calo di "massa necessaria" inclinando (ossia proiettando più peso) il busto fino al nuovo limite, ipotizzando che questa nuova inclinazione fosse sufficiente a compensare il calo di peso avuto. Se il personaggio come di solito succede, al calo di peso, a seguito dell'allenamento aumenta la forza muscolare, balza evidente che viene a mancare nuovamente massa in proiezione e l'effetto è che il corridore "compensa" muovendo il busto a destra e sinistra per sopperire alla mancanza. Il considerare l'arretramento legato solo alla lunghezza del femore non è affatto sufficiente, inquanto trascura la dinamica del sistema individuo-bicicletta. Questa è la "tematica" a cui ritengo di aver dato una soluzione, prima analitica e poi applicativa con pieno riscontro. Cordialità.
 

Fulvio

Apprendista Cronoman
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Se il personaggio come di solito succede, al calo di peso, a seguito dell'allenamento aumenta la forza muscolare, balza evidente che viene a mancare nuovamente massa in proiezione e l'effetto è che il corridore "compensa" muovendo il busto a destra e sinistra per sopperire alla mancanza.

Alla mancanza di cosa?
 

Emilio Buzzi

Pignone
14 Gennaio 2007
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Alla mancanza di cosa?
Alla mancanza di massa in proiezione al pedale il cui peso permette l'azione di spinta, se questa massa manca il corridore è costretto a sopperire con il movimento del busto, che viene mosso e "fermato" di colpo al fine di aumentare la possibilita di spinta, in fisica si chiama "quantità di moto", questo movimento provoca contrazioni a livello lombare con conseguente male di schiena, oltre al baso rendimento del vettore al pedale.
 

Furbetto

Apprendista Scalatore
27 Gennaio 2006
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La Superba Repubblica Marinara di Genova
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Alla mancanza di massa in proiezione al pedale il cui peso permette l'azione di spinta, se questa massa manca il corridore è costretto a sopperire con il movimento del busto, che viene mosso e "fermato" di colpo al fine di aumentare la possibilita di spinta, in fisica si chiama "quantità di moto", questo movimento provoca contrazioni a livello lombare con conseguente male di schiena, oltre al baso rendimento del vettore al pedale.
Dunque, quello che "credo" di aver capito, da profano è:
il gesto della spinta in giù del pedale, per un principio di azione e reazione, richiede una spinta che compensi, in senso contrario (almeno parzialmente) la spinta verso il basso. Quella spinta viene data, normalmente, dal peso del ciclista. Al diminuire del peso, si cerca di compensare spostando il busto dal lato della pedalata, quindi aumentando il peso sulla gamba in spinta.
Ho capito giusto?
Perchè, se ho capito giusto (e mi sembra strano averlo fatto..:asd2: ), mi viene in mente una cosa... cioè.. se le selle avessero una specie di schienale "lombare", non fornirebbe un supporto alla spinta?

Intuisco che non serva, perchè non ho dubbi che se no l'avrebbero già fatto..
Quindi, cosa non ho capito?
o-o
 

Emanuele

via col vento
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Se cali 12kg ti sparira' un bel po' di pancia e di conseguenza sarai in grado di assumere una posizione piu' stesa e bassa, sicuramente non cambiano le quote del telaio, potra' cambiare altezza del manubrio e lunghezza dell'attacco.
Eventualmente se perdi cm nel fondoschiena potrebbe essere da regolare altezza sella ed arretramento.

se mangi alla trattoria dove s'è mangiato al forum raduno di ottobre, quando esci l'arretramemto varia... belin se varia... :culo::culo::culo::culo::culo::culo:
 

ciclettico

Apprendista Scalatore
23 Aprile 2004
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Bici
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Quindi, a parità di tutte le altre variabili, se si cala di peso occorre avanzare la sella, per compensare la mancanza di peso sulla parte alta del busto?
Oppure, se insieme al dimagrimento interviene un aumento di forza impressa sul pedale, allora occorre arretrare per evitare che la parte superiore del corpo si muova (allo scopo di...)?

Immagino che non ti vada di divulgare completamente il metodo, ma avendo visto lanciare il sasso, vorremmo vedere anche un po' di mano...
 

brianza

Apprendista Passista
13 Marzo 2006
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mi sono perso...
ok per la differenza di dislivello sella manubrio....
che se non interpreto male e' dovuto al fatto che diminuendo lo spessore
panza si tende a piegare di piu' le braccia e quindi a scendere maggiormente con il busto...e da quello che ho capito (forse poco se non una mazza proprio) questo incide sull'inclinazione di tutto il ciclista...
per quella dell'arretramento datemi tempo un'annetto perche' ho provato
a rileggerla piu' volte ma.....
non ci arrivo mica....
 

Emilio Buzzi

Pignone
14 Gennaio 2007
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Dunque, quello che "credo" di aver capito, da profano è:
il gesto della spinta in giù del pedale, per un principio di azione e reazione, richiede una spinta che compensi, in senso contrario (almeno parzialmente) la spinta verso il basso. Quella spinta viene data, normalmente, dal peso del ciclista. Al diminuire del peso, si cerca di compensare spostando il busto dal lato della pedalata, quindi aumentando il peso sulla gamba in spinta.
Ho capito giusto?
Perchè, se ho capito giusto (e mi sembra strano averlo fatto..:asd2: ), mi viene in mente una cosa... cioè.. se le selle avessero una specie di schienale "lombare", non fornirebbe un supporto alla spinta?

Intuisco che non serva, perchè non ho dubbi che se no l'avrebbero già fatto..
Quindi, cosa non ho capito?
o-o
Ha capito giusto, a riguardo agli "appoggi" di qualsiasi tipo però non devono sussistere, perchè se sussistessero significherebbe che c'è dispersione di energia nella pedalata. Al massimo è concepibile una sella leggermente alta nella parte posteriore perchè aiuta in salita.
 

Emilio Buzzi

Pignone
14 Gennaio 2007
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Quindi, a parità di tutte le altre variabili, se si cala di peso occorre avanzare la sella, per compensare la mancanza di peso sulla parte alta del busto?
Oppure, se insieme al dimagrimento interviene un aumento di forza impressa sul pedale, allora occorre arretrare per evitare che la parte superiore del corpo si muova (allo scopo di...)?

Immagino che non ti vada di divulgare completamente il metodo, ma avendo visto lanciare il sasso, vorremmo vedere anche un po' di mano...

Se si cala di peso a forza costante di solito prima ci si abbassa di busto, se per fattori di cervicale o altro non lo si puo fare, allora sicuramente bisogna avanzare di sella, doppia ragione per avanzare se si dimagrisce e si diventa più forti altrimenti si muove il corpo. Questi parametri io li determino in modo preciso su base strumentale.