@Soccio concordo nel trovarmi a disaggio nel vedere poca coerenza nella gestione dell'antidoping.
A parere mio x risolvere la questione delle esenzione è semplice.
Nessuno in una corsa a tappe può assumere medicinali autonomamente, c saranno i dottori della corsa che somministreranno i medicinali, che dovranno contenere dei traccianti, nelle dosi corrette, per medicinali tipo ventolin stessa cosa, lo spruzzetto verrà fornito e saranno annotate tutte le spruzzate.
Per il discorso delle corse di un giorno e dei periodi di allenamento è un pò + complicato, ma si può tenere la falsa riga, i medicinali vengono conseganta dai medici della federazione, che conterrano dei traccianti, saranno consegnate le scatole piene e riconsegante le scatole vuote con annessa lista dettagliata delle assunzioni.
Visti i budget a cui è arrivato il ciclismo professionistico penso che un ulteriore spesa per l'assunzione di nuovi medici e farmacisti sia poca cosa al confronto dei budget attuali.
Poi magari qlc riesce cmq ad imbrogliare, ma almeno nn c sarà + anarchie e polemiche.
Chi è malato è giusto che venga curato e che gli sia data la possibilità di correre ad alto livello, ma credo che così sia possibile dare un freno a tutte le esenzioni nn terapeutiche.
Stesso discorso per chi ha l'ematocrito sopra il 50, visto che è dannoso per la salute allora dovranno assumere dei farmaci tipo fludificati ( i nn so bene quali farmaci si devono assumere visto che al max arrivo a 40
), ne va della loro salute, poi voglio vedere qnt chiederanno l'esenzione.
Alhoa