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Sicilia - Sardegna
pista ciclabile del poetto (QUARTU)
Testo
<blockquote data-quote="Dreaming_of_Pantani" data-source="post: 3101571" data-attributes="member: 26906"><p>Hai perfettamente ragione, è proprio una porcata.</p><p></p><p>Purtroppo per come l'hanno sistemata, non può che finire così, e non si può far nulla per correggere il problema, a meno di interventi di "ristrutturazione". Questo perchè:</p><p>- pedoni per camminare, podisti per correre, per non parlare di passeggini e pattinatori, preferiscono per ovvie ragioni di comodità il fondo liscio</p><p>- la corsia lato mare è stata destinata esclusivamente ai pedoni</p><p>- la corsia lato strada (purtroppo!) non è stata creata come pista ciclabile, ma "AD USO PROMISCUO", e si può vedere facilmente dai cartelli indicatori ricorrenti che riportano sia pedone che ciclista. </p><p>N. B. le piccole freccettine bianche che indicherebbero pedoni da una parte e ciclisti dall'altra (come sarebbe dovuto essere, se chi l'avesse progettata fosse stato sia sano di mente che orientato all'interesse pubblico!) purtroppo sono solo adesivi AGGIUNTI (presumo da qualche ciclista inc**to come del resto tutti noialtri pedalatori), dato che il cartello stradale così fatto NON ESISTE nella segnaletica.</p><p></p><p>Stanti così le cose, in una cultura come la nostra (= a basso rispetto del prossimo) è perfettamente illusorio pretendere di mettere insieme pedoni e ciclisti in una situazione del genere e avere usabilità della corsia per le biciclette: </p><p>- quelli che vanno a correre lo fanno sia a destra che a sinistra (da notare che correre a sinistra è corretto per i podisti e pedoni, sulla strada principale con passaggio di automobili, anzi esplicitamente previsto dal codice della strada - mentre è palesemente SCORRETTO all'interno di una pista ad uso promiscuo con biciclette, perchè la rende inutilizzabile per i ciclisti!) fregandosene beatamente dei diritti dei ciclisti (anzi forse facendolo addirittura di proposito, per impadronirsi degli spazi e disincentivarne l'uso da parte dei ciclisti, visti come "fattore di disturbo")</p><p>- i pedoni camminano "a gregge di pecore" con grande disinvoltura, naturalmente senza rispettare alcuna regola di buon senso (e tantomeno i diritti altrui), e valli a costringere a cambiare andazzo (a meno di trovare qualche vigile iperzelante disposto a dispensare multoni salati).</p><p></p><p>Stanti così le cose, il progettista di una PISTA CICLABILE non può non tenerne conto anticipatamente, in sede di progetto.</p><p></p><p>Ne consegue che una pista ciclabile in queste condizioni "locali" non si può che progettare con netta separazione tra biciclette e pedoni.</p><p>Ovviamente ai pedoni, podisti, pattinatori, e ogni tipo di utente possibile, devi fornire una corsia che soddisfi le loro esigenze (= fondo liscio, asfaltato o cementato che sia), altrimenti è normale aspettarsi che "sconfinino".</p><p></p><p>Preso atto dello stato delle cose e della "porcata" ormai combinata, secondo me non rimangono molte alternative (non credo che noi pedalatori siamo molto in grado di organizzarci per piazzare un casino come sarebbe il caso). </p><p>Personalmente, quando ci passo, stacco il cardio per non rovinarmi i dati, e passeggio in stile "anziano svogliato e panciuto" intorno ai 15 all'ora (Km, non miglia) per esempio usandolo come scarico a fine uscita, e guardandomi il panorama (ex malo, bonus). Credo sia l'unica velocità compatibile con la realtà della situazione: se vado a 15 all'ora è un po' difficile per un pedone (inclusi quelli con deficit psichici gravi) buttarsi sotto le mie ruote e riuscire a farsi investire, ed è difficile anche riuscire a farmi fare una caduta di quelle belle dove si rotola e ci si pesta un po'.</p><p>Ovviamente se qualche gruppo di giovinastri organizzasse spedizioni punitive tipo "critical mass" passando in gruppone a 30 Kmh. per vedere se veramente è una pista ciclabile, e per poi magari attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, non mi sentirei di condannarli (anzi, mi verrebbe quasi la tentazione di andare e partecipare). Però mi dispiacerebbe molto arrecare danno a quella minoranza di podisti e pedoni che rispettano le regole, e che evitano la cosiddetta "corsia pedonale" perchè il fondo è irregolare, scomodo e a rischio di storte alle caviglie.</p><p></p><p>Forse sarebbe il caso di aprire una bella pagina web, o forum o quant'altro, di critiche (= maledizioni) a politici e progettisti responsabili della porcata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dreaming_of_Pantani, post: 3101571, member: 26906"] Hai perfettamente ragione, è proprio una porcata. Purtroppo per come l'hanno sistemata, non può che finire così, e non si può far nulla per correggere il problema, a meno di interventi di "ristrutturazione". Questo perchè: - pedoni per camminare, podisti per correre, per non parlare di passeggini e pattinatori, preferiscono per ovvie ragioni di comodità il fondo liscio - la corsia lato mare è stata destinata esclusivamente ai pedoni - la corsia lato strada (purtroppo!) non è stata creata come pista ciclabile, ma "AD USO PROMISCUO", e si può vedere facilmente dai cartelli indicatori ricorrenti che riportano sia pedone che ciclista. N. B. le piccole freccettine bianche che indicherebbero pedoni da una parte e ciclisti dall'altra (come sarebbe dovuto essere, se chi l'avesse progettata fosse stato sia sano di mente che orientato all'interesse pubblico!) purtroppo sono solo adesivi AGGIUNTI (presumo da qualche ciclista inc**to come del resto tutti noialtri pedalatori), dato che il cartello stradale così fatto NON ESISTE nella segnaletica. Stanti così le cose, in una cultura come la nostra (= a basso rispetto del prossimo) è perfettamente illusorio pretendere di mettere insieme pedoni e ciclisti in una situazione del genere e avere usabilità della corsia per le biciclette: - quelli che vanno a correre lo fanno sia a destra che a sinistra (da notare che correre a sinistra è corretto per i podisti e pedoni, sulla strada principale con passaggio di automobili, anzi esplicitamente previsto dal codice della strada - mentre è palesemente SCORRETTO all'interno di una pista ad uso promiscuo con biciclette, perchè la rende inutilizzabile per i ciclisti!) fregandosene beatamente dei diritti dei ciclisti (anzi forse facendolo addirittura di proposito, per impadronirsi degli spazi e disincentivarne l'uso da parte dei ciclisti, visti come "fattore di disturbo") - i pedoni camminano "a gregge di pecore" con grande disinvoltura, naturalmente senza rispettare alcuna regola di buon senso (e tantomeno i diritti altrui), e valli a costringere a cambiare andazzo (a meno di trovare qualche vigile iperzelante disposto a dispensare multoni salati). Stanti così le cose, il progettista di una PISTA CICLABILE non può non tenerne conto anticipatamente, in sede di progetto. Ne consegue che una pista ciclabile in queste condizioni "locali" non si può che progettare con netta separazione tra biciclette e pedoni. Ovviamente ai pedoni, podisti, pattinatori, e ogni tipo di utente possibile, devi fornire una corsia che soddisfi le loro esigenze (= fondo liscio, asfaltato o cementato che sia), altrimenti è normale aspettarsi che "sconfinino". Preso atto dello stato delle cose e della "porcata" ormai combinata, secondo me non rimangono molte alternative (non credo che noi pedalatori siamo molto in grado di organizzarci per piazzare un casino come sarebbe il caso). Personalmente, quando ci passo, stacco il cardio per non rovinarmi i dati, e passeggio in stile "anziano svogliato e panciuto" intorno ai 15 all'ora (Km, non miglia) per esempio usandolo come scarico a fine uscita, e guardandomi il panorama (ex malo, bonus). Credo sia l'unica velocità compatibile con la realtà della situazione: se vado a 15 all'ora è un po' difficile per un pedone (inclusi quelli con deficit psichici gravi) buttarsi sotto le mie ruote e riuscire a farsi investire, ed è difficile anche riuscire a farmi fare una caduta di quelle belle dove si rotola e ci si pesta un po'. Ovviamente se qualche gruppo di giovinastri organizzasse spedizioni punitive tipo "critical mass" passando in gruppone a 30 Kmh. per vedere se veramente è una pista ciclabile, e per poi magari attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, non mi sentirei di condannarli (anzi, mi verrebbe quasi la tentazione di andare e partecipare). Però mi dispiacerebbe molto arrecare danno a quella minoranza di podisti e pedoni che rispettano le regole, e che evitano la cosiddetta "corsia pedonale" perchè il fondo è irregolare, scomodo e a rischio di storte alle caviglie. Forse sarebbe il caso di aprire una bella pagina web, o forum o quant'altro, di critiche (= maledizioni) a politici e progettisti responsabili della porcata. [/QUOTE]
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