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Testo: <blockquote data-quote="jan80" data-source="post: 7084270" data-attributes="member: 8525">Esatto il problema sta solo in dove vengono fatti passare,poi se si crede che anche in vialoni larghissimi non ci sia rischio,significa non capire di ciclismo.Il ciclismo resta uno sport pericoloso,però con alcuni provvedimenti i rischi si riducono,che poi nessuno vuole arrivi in mezzo alla campagna e' vero,perche' il comune non paga per far vedere 4 campi coltivati a grano a masi o soia,neanche per far vedere 4 capannoni o superstrade.Sul fatto di neutralizzare la gara tanti km prima non mi trova tanto d'accordo,perche' certo eviterebbe sicuramente qualche caduta,ma veder sprintare  10 corridori e lavorare altri 10 ultimi 2okm non ha comunque nulla di spettacolare,che poi sarebbe come far vincere lo stesso ( il piu' forte) visco che imprevisti sarebbero molti meno,anche di chiusure o altro.Il punto sarebbe questo,ma veramente serve in un ciclismo moderno avere GT con 8-9 arrivi in volata rischiosi e  anche noisi???io direi di no,ne basterebbero 2 o 3,altri li fai con percorsi mossi e il restante con tappe di montagna.Vedere corridori che si staccano alla prima salita o che dopo la prima settimana ritornano a casa perche' iniziano le salite a me sinceramente non piace,aver visto Roglic andare a terra e magari aver perso la sua possibilità di vittoria a Tour e vedere gente che come Ewan ritornare a casa dopo le prime tappe per preparare altre corse ( al Giro ma fa' cosi anche al Tour se puo') non lo sopporto piu' come ciclismo</blockquote>

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