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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 7604836" data-attributes="member: 1850"><p>Ma non dico nemmeno che siano esagerate, faccio solo la constatazione che ad un certo punto è cambiato <strong>tutto</strong> dalla sera alla mattina:</p><p></p><p>-modo di correre</p><p>-età dei corridori</p><p>-medie orarie (figlie del modo di correre, anche)</p><p>-struttura del ciclismo, con il fenomeno delle devo, e conseguenze a vari livelli</p><p></p><p>E sottolineo tutto, nel senso che nel 2018 il Tour lo ha vinto Thomas a 32 anni, l'anno prima Froome sempre a 32 anni, dal 2019 in poi lo hanno vinto Bernal a 22 anni, quindi Pogacar a 21, con poi i soli intermezzi di Vingo a 26 e 27 anni.</p><p>Cioè, dal 2019 tutto l'ambiente si è reindirizzato verso corridori sempre più giovani, ed al contempo è cambiato anche modo di correre (fine dello scattino all'ultimo km, ma fughe sempre più lunghe), corridori a 360° invece dei classici corridori da GT che nelle classiche non la muovevano, e caccia al sempre più giovane (Ayuso ha appena compiuto 22 anni e se ne ne fanno già bilanci sulla carriera).</p><p></p><p>Non sto implicando per forza il doping, ma ad oggi non riesco a capire cosa sia successo tra il 2018 ed il 2019....perché oltretutto non è stata una squadra che ha settato il trend (tipo la Sky 10 anni prima coi cronoman convertiti a Gt), ma tutto l'ambiente che ha pigiato un interruttore.</p><p></p><p>Dimenticavo: </p><p>sempre dal 2019 in poi la generazione dei 30enni è praticamente sparita: Aru, Pinot, Quintana, Dumoulin, Kittel, Uran, Bardet & c. sono quasi spariti a livello di risultati, se non spariti del tutto, nel senso di appeso la bici al chiodo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 7604836, member: 1850"] Ma non dico nemmeno che siano esagerate, faccio solo la constatazione che ad un certo punto è cambiato [B]tutto[/B] dalla sera alla mattina: -modo di correre -età dei corridori -medie orarie (figlie del modo di correre, anche) -struttura del ciclismo, con il fenomeno delle devo, e conseguenze a vari livelli E sottolineo tutto, nel senso che nel 2018 il Tour lo ha vinto Thomas a 32 anni, l'anno prima Froome sempre a 32 anni, dal 2019 in poi lo hanno vinto Bernal a 22 anni, quindi Pogacar a 21, con poi i soli intermezzi di Vingo a 26 e 27 anni. Cioè, dal 2019 tutto l'ambiente si è reindirizzato verso corridori sempre più giovani, ed al contempo è cambiato anche modo di correre (fine dello scattino all'ultimo km, ma fughe sempre più lunghe), corridori a 360° invece dei classici corridori da GT che nelle classiche non la muovevano, e caccia al sempre più giovane (Ayuso ha appena compiuto 22 anni e se ne ne fanno già bilanci sulla carriera). Non sto implicando per forza il doping, ma ad oggi non riesco a capire cosa sia successo tra il 2018 ed il 2019....perché oltretutto non è stata una squadra che ha settato il trend (tipo la Sky 10 anni prima coi cronoman convertiti a Gt), ma tutto l'ambiente che ha pigiato un interruttore. Dimenticavo: sempre dal 2019 in poi la generazione dei 30enni è praticamente sparita: Aru, Pinot, Quintana, Dumoulin, Kittel, Uran, Bardet & c. sono quasi spariti a livello di risultati, se non spariti del tutto, nel senso di appeso la bici al chiodo. [/QUOTE]
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