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<blockquote data-quote="Artur" data-source="post: 4221766" data-attributes="member: 21265"><p>beh parto da più lontano, allora già a Trento seguire la ciclabile non perdendosi tra il avori in corso è complcato, ma avendoci abitato per anni me la cavo. A Rovereto dietro la stazione, nonostante l'abbia fatta per decine di volte, di nuovo si rischi di perdersi, segnalazioni zero. Da Mori a Chizzola ci sono due tratti di oltre un km l'uno di sterrato/ghiaia con lavori in corso e mezzi pesanti in transito sulla ciclabile (Camion da cava, scavatori), l'altro con sottoppassaggio e pozza d'acqua profonda mezzo metro con passerella tibetana. Ho dovuto caricare la bici in spalla per 400-500mt e buttare le tacchette ieri sera. Evito il racconto del passaggio della ciclabile a Isera e Mori, in quanto se fossi io il sindaco le chiuderei per non trovarmi in tribunale ogni giorno. far passare la ciclabile su un pavè al 20% con strisce di lamiera rivettate a terra è criminale. Sempre in zona, sbarre e paletti ogni volta che si passa un ponte che è poi a senso unico e con traffico contrario devi scendere. Informazioni ottenute da ciclisti di passaggio no comment. Alla rotonda di Mori al ritorno, esattamente al punto di ingresso della ciclabile, ero già bagnato e poco lucido, trovavo solo un accesso della pista che tornava verso sud. Mi sono quindi deciso a chiedere a due vigili, che si trovavanoa dieci metri da li e non mi hanno saputo aiutare a trovare la strada. Ho poi scoperto da solo che bisognava andare verso sud per qualche centinaio di metri e ritornare verso nord grazie ad un sottopasso. Il tutto ovviamente non segnalato. Insomma una bella odissea, principalmente dovuta al maltempo. </p><p>Mettici pure che appena inizio la salita (al 12%) verso Prada un gruppo di ciclisti mi urla di tornare indietro perchè l'ultimo era già passato (dei girini), cosa rivelatasi poi falsa. Intanto la motivazione era a terra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Artur, post: 4221766, member: 21265"] beh parto da più lontano, allora già a Trento seguire la ciclabile non perdendosi tra il avori in corso è complcato, ma avendoci abitato per anni me la cavo. A Rovereto dietro la stazione, nonostante l'abbia fatta per decine di volte, di nuovo si rischi di perdersi, segnalazioni zero. Da Mori a Chizzola ci sono due tratti di oltre un km l'uno di sterrato/ghiaia con lavori in corso e mezzi pesanti in transito sulla ciclabile (Camion da cava, scavatori), l'altro con sottoppassaggio e pozza d'acqua profonda mezzo metro con passerella tibetana. Ho dovuto caricare la bici in spalla per 400-500mt e buttare le tacchette ieri sera. Evito il racconto del passaggio della ciclabile a Isera e Mori, in quanto se fossi io il sindaco le chiuderei per non trovarmi in tribunale ogni giorno. far passare la ciclabile su un pavè al 20% con strisce di lamiera rivettate a terra è criminale. Sempre in zona, sbarre e paletti ogni volta che si passa un ponte che è poi a senso unico e con traffico contrario devi scendere. Informazioni ottenute da ciclisti di passaggio no comment. Alla rotonda di Mori al ritorno, esattamente al punto di ingresso della ciclabile, ero già bagnato e poco lucido, trovavo solo un accesso della pista che tornava verso sud. Mi sono quindi deciso a chiedere a due vigili, che si trovavanoa dieci metri da li e non mi hanno saputo aiutare a trovare la strada. Ho poi scoperto da solo che bisognava andare verso sud per qualche centinaio di metri e ritornare verso nord grazie ad un sottopasso. Il tutto ovviamente non segnalato. Insomma una bella odissea, principalmente dovuta al maltempo. Mettici pure che appena inizio la salita (al 12%) verso Prada un gruppo di ciclisti mi urla di tornare indietro perchè l'ultimo era già passato (dei girini), cosa rivelatasi poi falsa. Intanto la motivazione era a terra. [/QUOTE]
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