Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Altri temi
I domandoni
Quanti km fa un esordiente?
Testo
<blockquote data-quote="Brambo88" data-source="post: 7513827" data-attributes="member: 170294"><p>si, la penso esattamente così, ne avevo parlato in una puntata della squalo tv mi sembra. I problemi sono tanti nelle categorie esordienti e allievi, per ordine di importanza direi questi: </p><ul> <li data-xf-list-type="ul">Si corre troppo e per periodi troppo lunghi. Non c'è modo di fare periodi di carico di allenamento seguiti da scarico e periodi agonistici se si corre tutte le domeniche. Fare allenamenti uguali tutte le settimane da marzo a settembre porta ad una stagnazione della crescita.</li> <li data-xf-list-type="ul">Non si lavora in modo adeguato sulla forza dalla pubertà in avanti</li> <li data-xf-list-type="ul">Non si lavora abbastanza su discipline differenti rispetto alla principale o si utilizzano in modo improprio</li> <li data-xf-list-type="ul">Non si analizza il modello di prestazione</li> <li data-xf-list-type="ul">Si considera il volume con i km e non con il tempo quando la velocità media in gara è quasi sempre superiore rispetto a quelle dell'allenamento </li> <li data-xf-list-type="ul">non ci si rende conto che cosa è divertente per molti ragazzini: andare a spasso durante la settimana per poi prenderle la domenica non è divertente. Il ciclismo è uno sport agonistico anche a questa età e i ragazzini sono i primi a saperlo, fare finta che non sia così e poi non capire perché in così tanti abbandonano è un atteggiamento miope. Se il ragazzino non ha velleità agonistiche può andare in bici come sport ricreativo senza la necessità di fare gare. Fa comunque bene alla salute e ci si diverte di più che ritirarsi tutte le domeniche dopo pochi chilometri</li> <li data-xf-list-type="ul">Attualmente si può vincere un Tour de France da under 23 e il picco di prestazioni si raggiunge molto prima che in passato. Dire ad un ragazzo che c'è tempo e che non deve avere fretta non ha senso se poi da un anno con l'altro gli si dice che è troppo vecchio e non può più correre. Serve una rimodulazione della progressione dei carichi negli anni con una pianificazione a lungo termine.</li> <li data-xf-list-type="ul">I soldi ci sono, come ci sono in tutti gli altri sport. Se si fornisce un offerta costruttiva/formativa adeguata alle necessità del ragazzo, la domanda, da parte del genitore, non tarderà ad arrivare e pagherà di tasca propria le spese di un preparatore competente. Il dramma è che attualmente vedo pochissime offerte decenti in Italia e nessuna davvero ben strutturata. </li> </ul><p></p><p></p><p>La genetica va stimolata, altrimenti i parametri non crescono. Remco giocando a calcio ad alti livelli ha stimolato in modo importante le sue capacità condizionali (in primis la forza) in un momento fertile della sua crescita. Il passaggio poi al ciclismo ha comportato solo un adattamento metabolico e coordinativo ma il motore era già bello che preparato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Brambo88, post: 7513827, member: 170294"] si, la penso esattamente così, ne avevo parlato in una puntata della squalo tv mi sembra. I problemi sono tanti nelle categorie esordienti e allievi, per ordine di importanza direi questi: [LIST] [*]Si corre troppo e per periodi troppo lunghi. Non c'è modo di fare periodi di carico di allenamento seguiti da scarico e periodi agonistici se si corre tutte le domeniche. Fare allenamenti uguali tutte le settimane da marzo a settembre porta ad una stagnazione della crescita. [*]Non si lavora in modo adeguato sulla forza dalla pubertà in avanti [*]Non si lavora abbastanza su discipline differenti rispetto alla principale o si utilizzano in modo improprio [*]Non si analizza il modello di prestazione [*]Si considera il volume con i km e non con il tempo quando la velocità media in gara è quasi sempre superiore rispetto a quelle dell'allenamento [*]non ci si rende conto che cosa è divertente per molti ragazzini: andare a spasso durante la settimana per poi prenderle la domenica non è divertente. Il ciclismo è uno sport agonistico anche a questa età e i ragazzini sono i primi a saperlo, fare finta che non sia così e poi non capire perché in così tanti abbandonano è un atteggiamento miope. Se il ragazzino non ha velleità agonistiche può andare in bici come sport ricreativo senza la necessità di fare gare. Fa comunque bene alla salute e ci si diverte di più che ritirarsi tutte le domeniche dopo pochi chilometri [*]Attualmente si può vincere un Tour de France da under 23 e il picco di prestazioni si raggiunge molto prima che in passato. Dire ad un ragazzo che c'è tempo e che non deve avere fretta non ha senso se poi da un anno con l'altro gli si dice che è troppo vecchio e non può più correre. Serve una rimodulazione della progressione dei carichi negli anni con una pianificazione a lungo termine. [*]I soldi ci sono, come ci sono in tutti gli altri sport. Se si fornisce un offerta costruttiva/formativa adeguata alle necessità del ragazzo, la domanda, da parte del genitore, non tarderà ad arrivare e pagherà di tasca propria le spese di un preparatore competente. Il dramma è che attualmente vedo pochissime offerte decenti in Italia e nessuna davvero ben strutturata. [/LIST] La genetica va stimolata, altrimenti i parametri non crescono. Remco giocando a calcio ad alti livelli ha stimolato in modo importante le sue capacità condizionali (in primis la forza) in un momento fertile della sua crescita. Il passaggio poi al ciclismo ha comportato solo un adattamento metabolico e coordinativo ma il motore era già bello che preparato. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Altri temi
I domandoni
Quanti km fa un esordiente?
Alto
Basso