Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

TheLordofBike

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Al netto dei discorsi da bar in quei 90' si fanno comunque svariati km anche 10/15km qualcuno, conditi di scatti e accelerate, impensabile non avere una base aerobica importante
Il giocatore che mediamente fa più km medi a partita si assesta attorno ai 12 (mi sembra che nel campionato 2020 o 2021, chi aveva fatto "più strada" aveva una media di 12.1km a partita).

Se si guarda il mero dato MEDIO...significa "correre" a 8min/km....praticamente poco più di una passeggiata.

Nella realtà ovviamente vanno a scatti, per cui la questione a livello di sforzo è totalmente diversa.
 

valerio87

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Il giocatore che mediamente fa più km medi a partita si assesta attorno ai 12 (mi sembra che nel campionato 2020 o 2021, chi aveva fatto "più strada" aveva una media di 12.1km a partita).

Se si guarda il mero dato MEDIO...significa "correre" a 8min/km....praticamente poco più di una passeggiata.

Nella realtà ovviamente vanno a scatti, per cui la questione a livello di sforzo è totalmente diversa.
Vedi che se non hai una base aerobica importante te li scordi 90 minuti
di partita nelle gambe, avere uno buona base significa aver tempi di recupero più veloci e poter effettuare più scatti e tenere un ritmo intenso piu a lungo.
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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lasciate perdere confronti improbabili, e piuttosto provate a fare una semplice osservazione: a 40-50-60 anni, in quanti riescono a giocare a calcio/calcetto a livello agonistico e in quanti riescono a praticare ciclismo a livello agonistico?
 

bach7

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Pinifarina
lasciate perdere confronti improbabili, e piuttosto provate a fare una semplice osservazione: a 40-50-60 anni, in quanti riescono a giocare a calcio/calcetto a livello agonistico e in quanti riescono a praticare ciclismo a livello agonistico?
ovviamente entrano in gioco anche problemi legati ai traumi...

calcio e calcetto sono purtroppo molto più traumatici del ciclismo
 
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TheLordofBike

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4 Ottobre 2007
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lasciate perdere confronti improbabili, e piuttosto provate a fare una semplice osservazione: a 40-50-60 anni, in quanti riescono a giocare a calcio/calcetto a livello agonistico e in quanti riescono a praticare ciclismo a livello agonistico?

prendi un calciatore di serie A mediamente capace, o dell'NBA anche dopo anni senza allenamento, se lo metti in mezzo a 10 calciatori (o giocatori di basket) amatoriali allenati, la palla non te la fa vedere ed il pallone finisce dove vuole metterlo lui.

Se prendi un ciclista professionista mediamente capace, dopo ANNI SENZA allenamento, se lo metti in mezzo a 10 ciclisti amatoriali allenati, soffre e si stacca.

Questa è la differenza.
 

valerio87

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prendi un calciatore di serie A mediamente capace, o dell'NBA anche dopo anni senza allenamento, se lo metti in mezzo a 10 calciatori (o giocatori di basket) amatoriali allenati, la palla non te la fa vedere ed il pallone finisce dove vuole metterlo lui.

Se prendi un ciclista professionista mediamente capace, dopo ANNI SENZA allenamento, se lo metti in mezzo a 10 ciclisti amatoriali allenati, soffre e si stacca.

Questa è la differenza.
il calcio é tecnica, coordinazione e corsa, la tecnica rimane anche con l`avanzare dell`eta , ma la corsa no, un calciatore appende gli scarpini al chiodo non perche non e piu capace a tirare o a driblare ma perche non riesce piu a correre e fare gli scatti di un tempo. il ciclista invece puo avere tutta la tecnica che vuole ma se la gamba non ce l`ha buona e il core non gli da fiato lui non va avanti
 

RamboGuerrazzi

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prendi un calciatore di serie A mediamente capace, o dell'NBA anche dopo anni senza allenamento, se lo metti in mezzo a 10 calciatori (o giocatori di basket) amatoriali allenati, la palla non te la fa vedere ed il pallone finisce dove vuole metterlo lui.

nei primi 10 minuti non fa vedere palla, poi si rompe il crociato. Questa è la differenza.
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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il calcio é tecnica, coordinazione e corsa, la tecnica rimane anche con l`avanzare dell`eta , ma la corsa no, un calciatore appende gli scarpini al chiodo non perche non e piu capace a tirare o a driblare ma perche non riesce piu a correre e fare gli scatti di un tempo. il ciclista invece puo avere tutta la tecnica che vuole ma se la gamba non ce l`ha buona e il core non gli da fiato lui non va avanti
Quindi Ibrahimovic a 41 anni gioca con il Milan perchè riesce a correre mentre Cristiano Ronaldo a 38anni va negli emirati perchè non ha più fiato? :-P
 

valerio87

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Quindi Ibrahimovic a 41 anni gioca con il Milan perchè riesce a correre mentre Cristiano Ronaldo a 38anni va negli emirati perchè non ha più fiato? :-P
ma che domanda é ? ma che ne so io , chiedi a loro ;pirlùn^
38 o 41 fa poca differenza, ronaldo corre ancora, non piu come 10 anni fa ma corre, ibra idem stesso discorso. non hanno piu la lucidita di un tempo é palese e lo dimostrano anche in campo
 

RamboGuerrazzi

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non mi sembra che questo, nel caso, abbiamo un impatto sulla capacità aerobica....

bè, dopo aver rotto il crociato il consumo di ossigeno vedrai sarà molto basso :==

Quello che intendo dire è che il calcio, come altri sport di squadra, è in realtà molto logorante per il fisico. Uno sforzo che già dopo i 30 anni riesci a tollerare molto meno, fino a non poterne praticamente più dopo i 40. Il ciclismo è completamente diverso e molto più piacevole, se vogliamo.
 
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pianpianello

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cancello a pedali
Per tornare in tema con domande interessanti, voi conoscete le statistiche degli abbandoni della carriera nel percorso da esordienti a juniores? Provo a spiegarmi meglio. Potrei sbagliarmi, ma la mia impressione è che gli juniores vadano tutti parecchio forte. Diciamo più forte dell’amatore medio. Quindi se uno juniores va mediamente più forte dell’amatore medio, ne consegue che se la genetica non è un opinione allora dovrebbero esserci parecchi ragazzini che abbandonano prima di arrivare juniores perché non tengono il passo. E tutti questi che abbandonano da ragazzini, saranno poi gli amatori scarsi del futuro. Se invece questi abbandoni non avvengono o sono abbastanza rari, allora significa che la genetica da giovani conta poco o nulla, perché ogni ragazzino riesce con l’allenamento a portarsi a livello superiore all’amatore medio. O in altre parole, se chi è scarso avesse iniziato da ragazzino, ora sarebbe un amatore relativamente forte o almeno decente. Cosa ne pensate? Io non ho statistiche o conoscenze inferiori agli juniores, so solo che DOPO gli juniores ci sono un sacco di abbandoni (pochi passano con gli under23 o elite). Ma prima non ne ho idea.
 

Bullxr4

Pedivella
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Trek
Dagli allievi in poi ogni salto di categoria se ne perdono circa la metà se non di più.
Fino agli allievi bene o male ci sono anche società che si "arrangiano" dopo il numero di società che porta i ragazzi a correre diminuisce drasticamente e sale il livello ed i sacrifici richiesti.
Nella società del mio paese che arriva fino agli allievi (squadra senza pretese), mi dicono che da sempre durante il primo anno da esordiente ne smette circa la metà.
Un dilettante che finisce a fatica le corse è uno che si gioca per lo meno podio e top 10 in tutte le corse amatoriali tranne nelle granfondo più blasonate e relativi medi.
Un dilettante che si piazza in qualche corsa normale non internazionale, a livello amatoriale ne vince parecchie, ad esempio Pozzetto e Mauti.
La differenza fra juniores e dilettanti è più incentrata sulla ripetitività che sui valori assoluti, soprattutto adesso che gli juniores hanno i rapporti liberi.
Inoltre negli juniores il livello medio è più basso perchè ci sono molte più gare.
 

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Per tornare in tema con domande interessanti, voi conoscete le statistiche degli abbandoni della carriera nel percorso da esordienti a juniores? Provo a spiegarmi meglio. Potrei sbagliarmi, ma la mia impressione è che gli juniores vadano tutti parecchio forte. Diciamo più forte dell’amatore medio. Quindi se uno juniores va mediamente più forte dell’amatore medio, ne consegue che se la genetica non è un opinione allora dovrebbero esserci parecchi ragazzini che abbandonano prima di arrivare juniores perché non tengono il passo. E tutti questi che abbandonano da ragazzini, saranno poi gli amatori scarsi del futuro. Se invece questi abbandoni non avvengono o sono abbastanza rari, allora significa che la genetica da giovani conta poco o nulla, perché ogni ragazzino riesce con l’allenamento a portarsi a livello superiore all’amatore medio. O in altre parole, se chi è scarso avesse iniziato da ragazzino, ora sarebbe un amatore relativamente forte o almeno decente. Cosa ne pensate? Io non ho statistiche o conoscenze inferiori agli juniores, so solo che DOPO gli juniores ci sono un sacco di abbandoni (pochi passano con gli under23 o elite). Ma prima non ne ho idea.
Mi sembra che hai fatto dei collegamenti logici non dimostrati, magari uno abbandona anche se forte perche’ non gli piace lo sport o i sacrifici o si trova la fidanzata, o non ha tempo per allenarsi, o gli piace mangiare e non raggiunge il peso forma, a quell’eta’ conta piu’ la testa del fisico. Inoltre fra gli amatori che conosco pochissimi correvano da ragazzi, la maggior parte ha cominciato in eta’ avanzata.