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Negli ultimi 50 anni la temperatura media terrestre è aumentata di quasi 1 °C e da diversi anni nel mondo scientifico si registra un vasto consenso sul fatto che questo aumento deriva dalle attività umane. Un recente studio ha inoltre rilevato come gli allevamenti intensivi siano responsabili dell’emissione in atmosfera di ben il 60% dei gas serra (GHG), soprattutto di anidride carbonica, metano e protossido d’azoto e quindi possano essere annoverati tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale. Già oggi, l’aumento di temperatura sta producendo i suoi effetti sul clima come accrescimento della piovosità e scioglimento dei ghiacci da una parte, e desertificazione dall’altra. Molte sono le autorità internazionali preoccupate per quella che ha i caratteri di una vera e propria emergenza: bisogna infatti intervenire il prima possibile. I dati che emergono dagli studi effettuati sull’argomento dicono chiaramente che il modo più rapido ed efficace di fermare l’aumento della temperatura globale è ridurre i numeri degli allevamenti intensivi.Fonte: https://www.theguardian.com/environment/2021/sep/13/meat-greenhouses-gases-food-production-studyben al di sopra di quello che si dice-.Se a questo ci aggiungi deforestazione sistemica per far spazio ad allevamento arrivi a ca 75%, che è il dato che recentemente è circolato nella comunità scientifica annichilendo chi pensava che il comparto automotive fosse il maggior responsabile. Sono i cannibali i responsabili e non certo i ciclisti che comprano bici. I cannibali che mangiano tonnellate di carne e ingrassano come dei porci. Che poi prendano la bici per smaltire questo nulla cambia. Ma non certo la produzione di bici. Certo la produzione di bici non aggiunge niente di buono ma se si potesse ridurre produzione di gas serra a livelli accettabili riducendo allevamenti intensivi allora ci sarebbe spazio per vivere fiduciosi in un futuro amico anche sapendo di aver comprato un auto e una bici in totale buonafede
Negli ultimi 50 anni la temperatura media terrestre è aumentata di quasi 1 °C e da diversi anni nel mondo scientifico si registra un vasto consenso sul fatto che questo aumento deriva dalle attività umane. Un recente studio ha inoltre rilevato come gli allevamenti intensivi siano responsabili dell’emissione in atmosfera di ben il 60% dei gas serra (GHG), soprattutto di anidride carbonica, metano e protossido d’azoto e quindi possano essere annoverati tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale. Già oggi, l’aumento di temperatura sta producendo i suoi effetti sul clima come accrescimento della piovosità e scioglimento dei ghiacci da una parte, e desertificazione dall’altra. Molte sono le autorità internazionali preoccupate per quella che ha i caratteri di una vera e propria emergenza: bisogna infatti intervenire il prima possibile. I dati che emergono dagli studi effettuati sull’argomento dicono chiaramente che il modo più rapido ed efficace di fermare l’aumento della temperatura globale è ridurre i numeri degli allevamenti intensivi.
Fonte: https://www.theguardian.com/environment/2021/sep/13/meat-greenhouses-gases-food-production-study
ben al di sopra di quello che si dice-.
Se a questo ci aggiungi deforestazione sistemica per far spazio ad allevamento arrivi a ca 75%, che è il dato che recentemente è circolato nella comunità scientifica annichilendo chi pensava che il comparto automotive fosse il maggior responsabile. Sono i cannibali i responsabili e non certo i ciclisti che comprano bici. I cannibali che mangiano tonnellate di carne e ingrassano come dei porci. Che poi prendano la bici per smaltire questo nulla cambia. Ma non certo la produzione di bici. Certo la produzione di bici non aggiunge niente di buono ma se si potesse ridurre produzione di gas serra a livelli accettabili riducendo allevamenti intensivi allora ci sarebbe spazio per vivere fiduciosi in un futuro amico anche sapendo di aver comprato un auto e una bici in totale buonafede