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Testo
<blockquote data-quote="srinivasa" data-source="post: 730326" data-attributes="member: 3075"><p>Visto che non faccio il preparatore, posso dire solo quelle che sono le mie sensazioni. Indipendentemente dall'andare in pianura od in salita, a favore di vento o contro, c'e' un regime di RPM che sento come ideale. Se mi ostino a pedalare con un rapporto piu' dure, ad RPM minori, vado in acido lattico e non mi riprendo piu'. Viceversa se vado troppo agile, fatico meno, ma ho velocita' nettamente piu' basse.</p><p></p><p>Ovviamente ci si puo' abituare a spingere rapporti piu' duri, anzi credo proprio che l'allenamento, l'abitudine al gesto pedalato e la costanza, portano a diminuire qualche dente.</p><p>Detto questo, anche tra i professionisti, si possono notare stili molto diversi, ergo credo che ognuno abbia una proprio rapporto cadenza/velocita' ottimale in funzione del percorso che sta affrontando e del suo stato psico-fisico generale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="srinivasa, post: 730326, member: 3075"] Visto che non faccio il preparatore, posso dire solo quelle che sono le mie sensazioni. Indipendentemente dall'andare in pianura od in salita, a favore di vento o contro, c'e' un regime di RPM che sento come ideale. Se mi ostino a pedalare con un rapporto piu' dure, ad RPM minori, vado in acido lattico e non mi riprendo piu'. Viceversa se vado troppo agile, fatico meno, ma ho velocita' nettamente piu' basse. Ovviamente ci si puo' abituare a spingere rapporti piu' duri, anzi credo proprio che l'allenamento, l'abitudine al gesto pedalato e la costanza, portano a diminuire qualche dente. Detto questo, anche tra i professionisti, si possono notare stili molto diversi, ergo credo che ognuno abbia una proprio rapporto cadenza/velocita' ottimale in funzione del percorso che sta affrontando e del suo stato psico-fisico generale. [/QUOTE]
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