Mi pare che non sia molto diverso da quanto succede in qualsiasi altro ambito.
C'è molta mediocrità di atteggiamenti in questa vicenda...
Mi pare che non sia molto diverso da quanto succede in qualsiasi altro ambito.Secondo me la cosa sta sfuggendo di mano, se continuano a smerdarsi l'uno con l'altro, Vegni, UCI, ora perfino il medico di RE... prima o poi qualcuno ci rimette, ho capito lo scarica barile perchè nessuno vuole responsabilità ma chi ne fa le spese è il Giro. Boh... ma ste squadre non possono fare un punto della situazione senza sputarsi addosso cattiverie? Anche basta... Dignità!
Beh non lo trovo neanche cosi assurdo come messaggio.......con il covid a mille tra corridori,personale,giornalisti,operatori ecc.......prendere il covid era facilissimo,il problema cosa vogliamo fare,se vivere perennemente in Lockdown oppure vivere sapendo che il covid lo possiamo prendere molto facilmente.Yvan Vanmol, medico della Soudal la tocca piano:
"Remco è molto scontento. Uno fa tanti sacrifici, e poi a causa della negligenza e della mancanza di professionalità dell'organizzazione devi lasciare il Giro da primo in classifica [...] Se aveste visto cosa è successo nei primi giorni... Una conferenza stampa in una piccola sala, piena di gente: non è possibile. Sì, questo mi fa arrabbiare. È la cronaca di una morte annunciata, perché c'erano già al Giro tutte quelle infezioni alla Jumbo-Visma".
"Erano già state poste delle richieste all'organizzazione, per esempio per fare le conferenze stampa in videochiamata, ma a quanto pare non è stato possibile. Non dico che le infezioni di Remco e Ganna si sarebbero potute evitare, ma le probabilità avrebbero potute essere notevolmente ridotte".
...ma il lassismo è dato per certo..."non possiamo sapere" è diverso da "sicuramente no"
E' la loro salute. Non la mia, non la tua.Non sarebbe male una via di mezzo però
...ma il lassismo è dato per certo...
NO !!!Positivo Bystrom della Intermarché-Wanty che decide di proseguire a correre il Giro.
Concordo in pieno con quanto hai scritto.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
,il problema cosa vogliamo fare,se vivere perennemente in Lockdown oppure vivere sapendo che il covid lo possiamo prendere molto facilmente.
il ciclismo ha comunque una storia che è ben diversa dal ping pong.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
Beh non lo trovo neanche cosi assurdo come messaggio.......con il covid a mille tra corridori,personale,giornalisti,operatori ecc.......prendere il covid era facilissimo,il problema cosa vogliamo fare,se vivere perennemente in Lockdown oppure vivere sapendo che il covid lo possiamo prendere molto facilmente.
NO !!!
Non può, è positivo !
Se continua vuol dire:
- non hanno capito quanto gravi saranno le conseguenze
- hanno il medico della squadra che la pensa come tanti qua dentro quindi è uno del forum
- che tanti qua dentro non hanno capito nulla e mai capiranno
- se remco e ganna volevano continuavano con comunicato della squadra, carica virale bassa
Si può continuare per ore se uno volesse ...
lo svedese sta commettendo un reato? tecnicamente no. nella sostanza da positivo dovrebbe isolarsi.ha tutelato la salute ma non ha dimostrato il suo valoreEvenepoel già a casa: polemiche e dubbi. E Bystrom rivela: "Ho il Covid, resto"
Tiene banco il ritiro del belga: non aveva l’obbligo di lasciare, l’ha deciso il team. Ma il norvegese dell’Intermarché: "Se i vari positivi non partissero, allora a Roma arriverebbero in pochi...."www.gazzetta.it
Beh anche se prende 20 minuti a tappa di lui comunque non si accorge nessuno.....se prende 30 secondi Remco con il covid si.Positivo Bystrom della Intermarché-Wanty che decide di proseguire a correre il Giro.
alla fine della fiera, per quanto letto fino ad oggi..e quanto ancora sono certo leggeremo.. "quelli che ci lavorano" la stanno riducendo veramente ad una barzelletta ben oltre alle Nostre supposizioni e trame da semplici appassionati.NO !!!
Non può, è positivo !
Se continua vuol dire:
- non hanno capito quanto gravi saranno le conseguenze
- hanno il medico della squadra che la pensa come tanti qua dentro quindi è uno del forum
- che tanti qua dentro non hanno capito nulla e mai capiranno
- se remco e ganna volevano continuavano con comunicato della squadra, carica virale bassa
Si può continuare per ore se uno volesse ...
Ottima analisi. Come reagisce un corridore alle avversità poi dipende da quello che ha dentro, ed ognuno di loro ovviamente deve essere lasciato libero di agire come meglio crede.Sono combattutto su questa cosa... stiamo comunque parlando di gente che sta facendo il suo lavoro.
Ok, l'immagine "epica" del ciclismo ha il suo fascino, ma se per raggiungere determinate performance è sempre tutto più tirato al limite per forza di cose tutto dev'essere più controllato.
E un conto è dire "piove non voglio partire" (vedi l'anno scorso), dove secondo me ci fai na figura un po' così... perchè è ciclismo su strada, e il meteo (a parte condizioni estreme) è una cosa che fa parte del ciclismo su strada.. e i 2 arrivi che io ricordo come più belli sono quelli di Evans a montalcino e Nibali sotto la neve alle 3 cime.
Un altro conto è dire "devono correre con l'influenza / col braccio rotto / ecc. ecc. " con la seria possibilità magari di compromettere il resto della stagione per insistere.
A tutti credo fa emozionare un atleta che stringe i denti e porta la bici fino all'arrivo nonostante tutto e per dire pure il pluridopato Riccò me lo ricordo in un'azione dove dopo una caduta tutto sanguinante si è rimesso in bici e ci ha dato di cattiveria fino all'arrivo, e mi ha molto impressionato (positivamente, quella volta).
O voeckler buttato fuori da una macchina dell'organizzazione sul filo spinato che arriva al traguardo praticamente in perizoma...
Però non si può pensare che sia un atto dovuto. Se uno lo fa, lo fa perchè se la sente, o perchè mancano 2 tappe e sei in rosa e vuoi portarti a casa il giro.
Però non può basarsi tutto sull' "epicità" del ciclismo, sennò tanto vale tornare alle bici senza nemmeno i cambi e fare solo sterrate...
Io lavoro col computer, faccio lo sviluppatore, l'epicità dei monitor a fosfori verdi degli hacker dei film la lascio volentieri a loro senza per questo sentirmi inferiore a Neo in Matrix
Mi sembra fossero tra di loro del Team pero'......A parte le fazioni, se adesso ti dicono che la pandemia è finita, il buon senso deve essere tuo; 2gg prima di questa positività in elicottero non mi sembra di aver visto né mascherine, né facce preoccupate
Mi sembra fossero tra di loro del Team pero'......
Hai perfettamente ragione, correggo!Concordo in pieno con quanto hai scritto.
Però non era Voeckler ma Hoogerland
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