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Riflessioni ispirate dal Tour 2012.
Testo
<blockquote data-quote="Roberto Massa" data-source="post: 3685392" data-attributes="member: 20890"><p>la tendenza con una distribuzione "equilibrata" nel ciclismo nelle corse a tappe che propenda a non favorire un estremo della prestazione (escluso sprint) comporta che chi ha caratteristiche equilibrate tra capacità di esprimere potenza in una cronometro e contemporaneamente non essere svantaggiato in salita da un eccesso di peso tenda a prevalere su altri atleti specialisti nella solo singola prestazione (crono o salita).</p><p></p><p></p><p></p><p>Atleti come Wiggins, Froome, Gesink, Hesjedal, Dombrowski (segnatevi questo nome...) hanno queste caratteristiche per "costituzione" (= genetica) e in parte per scelta: presupponendo che il calo ponderale (= non solo massa grassa, ovvio) che ha portato uno Wiggins dall'essere l'eccellenza nell'inseguimento ed uno specialista della sola crono su strada ad un corridore di corse a tappe è il risultato di un'estremizzazione del concetto di ottimizzazione del rapporto tra peso e potenza espressa.</p><p></p><p>Partendo da valori aerobici (Vo2max) straordinari anche a livello di elite dello sport, raggiungere l'equilibrio tra peso e massa magra che permetta di mantenere quanto più elevato possibile il rapporto W/Kg (valore relativo, determinante nel vincere la gravità) senza perdere W (valore assoluto, determinante nel vincere la resistenza dell'aria) comporta notevoli vantaggi di efficienza poiché si raggiunge anche un equilibrio tra massa magra e ossigeno che ad essa può essere "apportato".</p><p></p><p>Tendenzialmente negli anni si è passati dal:</p><p>- puntare ad incrementare la potenza assoluta*</p><p>- solo negli scalatori cercare di ottimizzare la potenza relativa</p><p>- più recentemente, anche per i presupposti antropometrici/caratteristiche fisiche di questi atleti, si è puntato ad incrementare il valore di efficienza aerobica normalizzato sulla massa magra, cioè il rapporto Vo2max/massa magra e non il solo valore Vo2max/Kg</p><p>Questa tendenza ovviamente ha avuto ripercussioni anche sulla metodologia di allenamento (= per esempio con un maggior ricerca di efficienza meccanica nella pedalata con cadenze tendenzialmente superiori rispetto a quelle di alcuni decenni fa).</p><p></p><p>* uno degli effetti del massiccio doping ematico (= incremento non fisiologico delle possibilità aerobiche) era anche il contemporaneo utilizzo di pratiche per aumentare la massa muscolare a cui poter "apportare" questo maggior apporto di comburente (O2)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Roberto Massa, post: 3685392, member: 20890"] la tendenza con una distribuzione "equilibrata" nel ciclismo nelle corse a tappe che propenda a non favorire un estremo della prestazione (escluso sprint) comporta che chi ha caratteristiche equilibrate tra capacità di esprimere potenza in una cronometro e contemporaneamente non essere svantaggiato in salita da un eccesso di peso tenda a prevalere su altri atleti specialisti nella solo singola prestazione (crono o salita). Atleti come Wiggins, Froome, Gesink, Hesjedal, Dombrowski (segnatevi questo nome...) hanno queste caratteristiche per "costituzione" (= genetica) e in parte per scelta: presupponendo che il calo ponderale (= non solo massa grassa, ovvio) che ha portato uno Wiggins dall'essere l'eccellenza nell'inseguimento ed uno specialista della sola crono su strada ad un corridore di corse a tappe è il risultato di un'estremizzazione del concetto di ottimizzazione del rapporto tra peso e potenza espressa. Partendo da valori aerobici (Vo2max) straordinari anche a livello di elite dello sport, raggiungere l'equilibrio tra peso e massa magra che permetta di mantenere quanto più elevato possibile il rapporto W/Kg (valore relativo, determinante nel vincere la gravità) senza perdere W (valore assoluto, determinante nel vincere la resistenza dell'aria) comporta notevoli vantaggi di efficienza poiché si raggiunge anche un equilibrio tra massa magra e ossigeno che ad essa può essere "apportato". Tendenzialmente negli anni si è passati dal: - puntare ad incrementare la potenza assoluta* - solo negli scalatori cercare di ottimizzare la potenza relativa - più recentemente, anche per i presupposti antropometrici/caratteristiche fisiche di questi atleti, si è puntato ad incrementare il valore di efficienza aerobica normalizzato sulla massa magra, cioè il rapporto Vo2max/massa magra e non il solo valore Vo2max/Kg Questa tendenza ovviamente ha avuto ripercussioni anche sulla metodologia di allenamento (= per esempio con un maggior ricerca di efficienza meccanica nella pedalata con cadenze tendenzialmente superiori rispetto a quelle di alcuni decenni fa). * uno degli effetti del massiccio doping ematico (= incremento non fisiologico delle possibilità aerobiche) era anche il contemporaneo utilizzo di pratiche per aumentare la massa muscolare a cui poter "apportare" questo maggior apporto di comburente (O2) [/QUOTE]
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