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Roglic, Vingegaard e Pinot al Tour de France
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 7097422" data-attributes="member: 1850"><p>La Sky ha portato sicuramente un'innovazione epocale nei metodi e nella comunicazione rispetto l'epoca precedente. Ma stiamo parlando di uno sport dove negli anni '90 nelle corse tedesche ad esempio la sera fuori dai bordelli c'erano parcheggiate metà ammiraglie del gruppo....</p><p></p><p>Sono passati oltre 10 anni ed ormai oggi lo standard è lo stesso per tutti. Perlomeno nelle grandi squadre, visto anche il fisiologico travaso di staff e corridori che avviene costantemente.</p><p></p><p>Detto questo il "tipo cyborg" che ti piace tanto non è uno più professionale degli altri, ma uno che mentalmente riesce a fare una certa vita per tot anni. Ma Froome è un caso più unico che raro, visto che ad essere onesti, ogni vincitore di Tour della Sky/Ineos oltre a lui è praticamente saltato di testa: Wiggins, Thomas e Bernal sono andati tutti in burnout dopo le loro vittorie. E non perché non facessero la vita richiesta, ma proprio perché la facevano.</p><p></p><p>Quindi se vuoi avere dei risultati devi anche saper adattare i metodi al corridore, pena non averne nessuno (di risultato). Il che è abbastanza stupido nel caso tu abbia "materiale" di valore.</p><p></p><p>Alla DSM mi pare che il problema sia proprio non capirlo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 7097422, member: 1850"] La Sky ha portato sicuramente un'innovazione epocale nei metodi e nella comunicazione rispetto l'epoca precedente. Ma stiamo parlando di uno sport dove negli anni '90 nelle corse tedesche ad esempio la sera fuori dai bordelli c'erano parcheggiate metà ammiraglie del gruppo.... Sono passati oltre 10 anni ed ormai oggi lo standard è lo stesso per tutti. Perlomeno nelle grandi squadre, visto anche il fisiologico travaso di staff e corridori che avviene costantemente. Detto questo il "tipo cyborg" che ti piace tanto non è uno più professionale degli altri, ma uno che mentalmente riesce a fare una certa vita per tot anni. Ma Froome è un caso più unico che raro, visto che ad essere onesti, ogni vincitore di Tour della Sky/Ineos oltre a lui è praticamente saltato di testa: Wiggins, Thomas e Bernal sono andati tutti in burnout dopo le loro vittorie. E non perché non facessero la vita richiesta, ma proprio perché la facevano. Quindi se vuoi avere dei risultati devi anche saper adattare i metodi al corridore, pena non averne nessuno (di risultato). Il che è abbastanza stupido nel caso tu abbia "materiale" di valore. Alla DSM mi pare che il problema sia proprio non capirlo. [/QUOTE]
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