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Secondo Wout van Aert una limitazione nei rapporti renderebbe il ciclismo più sicuro
Testo
<blockquote data-quote="pianpianello" data-source="post: 7638319" data-attributes="member: 149927"><p>Nella formula 1 provano la pista un sacco di volte, girano in tondo e le curve sono sempre quelle. Invece nel ciclismo è un classico seguire a tutti i costi quello che è davanti, c'è quello davanti che sbaglia e gli altri dietro lo seguono come dei pirla e vanno fuori strada assieme a lui.</p><p></p><p>Un altro classico sono le cadute in gruppo quando sono tutti ammassati, magari su strade con rotonde o spartitraffico, e basta la distrazione di uno a caso per spaccare clavicole a tutti gli altri. Nella formula 1 sono ammassati solo alla partenza, e infatti spesso si vanno addosso.</p><p></p><p>La maggior parte degli altri casi penso siano a sé, ognuno per cause diverse. Nibali si è spaccato le vertebre in salita agganciando un fotografo, Bernal era in allenamento e non guardava la strada, Pozzovivo ha una postura discutibile in sella...</p><p></p><p>Credo non esista nessuna soluzione a questo problema, a meno che non si voglia snaturare il ciclismo facendo correre tutti in circuiti dedicati, o neutralizzando i tempi nelle discese.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pianpianello, post: 7638319, member: 149927"] Nella formula 1 provano la pista un sacco di volte, girano in tondo e le curve sono sempre quelle. Invece nel ciclismo è un classico seguire a tutti i costi quello che è davanti, c'è quello davanti che sbaglia e gli altri dietro lo seguono come dei pirla e vanno fuori strada assieme a lui. Un altro classico sono le cadute in gruppo quando sono tutti ammassati, magari su strade con rotonde o spartitraffico, e basta la distrazione di uno a caso per spaccare clavicole a tutti gli altri. Nella formula 1 sono ammassati solo alla partenza, e infatti spesso si vanno addosso. La maggior parte degli altri casi penso siano a sé, ognuno per cause diverse. Nibali si è spaccato le vertebre in salita agganciando un fotografo, Bernal era in allenamento e non guardava la strada, Pozzovivo ha una postura discutibile in sella... Credo non esista nessuna soluzione a questo problema, a meno che non si voglia snaturare il ciclismo facendo correre tutti in circuiti dedicati, o neutralizzando i tempi nelle discese. [/QUOTE]
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