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Secondo Wout van Aert una limitazione nei rapporti renderebbe il ciclismo più sicuro
Testo
<blockquote data-quote="JamesHunt" data-source="post: 7638924" data-attributes="member: 145528"><p>Beh mica tanto. O meglio in discesa ti serviranno molti meno watt per tirare un rapporto del genere, quindi chi è dietro e coperto dall’aria rinviene a velocità molto alte con poca fatica. Se poi si gira la velocità diventa folle. </p><p></p><p>Se lo fai in pianura stai spingendo da paura e per quanto anche lì puoi coprirti serve qualcuno davanti che ci resti quindi oltre ad un tot non puoi andare.</p><p></p><p>Quello che dice Van Aert ha un senso eccome. Sino a qualche anno fa in discesa o nei falsopiani in discesa ad un certo punto si smetteva di pedalare. Oggi si riesce a spingere sempre proprio per i rapporti più lunghi arrivando a velocità altissime. Una volta in gruppo ci si metteva in fila indiana in queste situazioni perchè di fatto uscire significava pedalare a frequenze insostenibili e venire ributtati indietro dal vento.</p><p></p><p>Ovvio questa cosa dei rapporti va semplicemente ad abbattere le velocità massime, gli errori in discesa ci possono stare e difficilmente si può fare qualcosa. Così come si può cadere nei centri abitati, anche se torniamo al discorso che più si va forte più il gruppo si allunga con rapporti limitati. </p><p></p><p>Chiunque va in bici senza fare competizioni lo può notare su se stesso. Io monto un tranquillo 50/34 con dietro un 11/30. Mi reputo mediamente in forma e non lontano dagli amici che fanno competizioni. Dove mi mettono in difficoltà? Dove c’è da fare velocità in gruppone dove si spinge il 53/11, in discesa dove in rettilineo io chiaramente non pedalo mentre chi monta rapporti più lunghi scalcia per centinaia di metri. Tornassi a correre la prima cosa che farei è passare ad un 53/11 davanti e un 11/34 dietro.</p><p></p><p>Cosa cambierebbe a livello agonistico per i prof? Nulla. Dove puoi fare la differenza un 53/11 basta anche per un prof. In discesa la differenza la fa la guida, non la velocità massima sui drittoni. Ripeto, non è la soluzione a tutti i pericoli, ma sicuramente permetterebbe di abbassare le velocità massime, di rivedere il gruppo spesso allungato o in fila e comunque cadere a 60 km/h o a 75 può fare la differenza.</p><p></p><p>Peraltro sarebbe anche più facile uscire dal gruppo. Oggi anche un Pogacar non ha scampo tra Cipressa e Poggio ad esempio perché in gruppo si raggiungono velocità folli. Abbassando di un paio di denti i rapporti massimi si abbassa la velocità massima di tutto il plotone e scappare o difendersi in pianura diventa più fattibile per un singolo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JamesHunt, post: 7638924, member: 145528"] Beh mica tanto. O meglio in discesa ti serviranno molti meno watt per tirare un rapporto del genere, quindi chi è dietro e coperto dall’aria rinviene a velocità molto alte con poca fatica. Se poi si gira la velocità diventa folle. Se lo fai in pianura stai spingendo da paura e per quanto anche lì puoi coprirti serve qualcuno davanti che ci resti quindi oltre ad un tot non puoi andare. Quello che dice Van Aert ha un senso eccome. Sino a qualche anno fa in discesa o nei falsopiani in discesa ad un certo punto si smetteva di pedalare. Oggi si riesce a spingere sempre proprio per i rapporti più lunghi arrivando a velocità altissime. Una volta in gruppo ci si metteva in fila indiana in queste situazioni perchè di fatto uscire significava pedalare a frequenze insostenibili e venire ributtati indietro dal vento. Ovvio questa cosa dei rapporti va semplicemente ad abbattere le velocità massime, gli errori in discesa ci possono stare e difficilmente si può fare qualcosa. Così come si può cadere nei centri abitati, anche se torniamo al discorso che più si va forte più il gruppo si allunga con rapporti limitati. Chiunque va in bici senza fare competizioni lo può notare su se stesso. Io monto un tranquillo 50/34 con dietro un 11/30. Mi reputo mediamente in forma e non lontano dagli amici che fanno competizioni. Dove mi mettono in difficoltà? Dove c’è da fare velocità in gruppone dove si spinge il 53/11, in discesa dove in rettilineo io chiaramente non pedalo mentre chi monta rapporti più lunghi scalcia per centinaia di metri. Tornassi a correre la prima cosa che farei è passare ad un 53/11 davanti e un 11/34 dietro. Cosa cambierebbe a livello agonistico per i prof? Nulla. Dove puoi fare la differenza un 53/11 basta anche per un prof. In discesa la differenza la fa la guida, non la velocità massima sui drittoni. Ripeto, non è la soluzione a tutti i pericoli, ma sicuramente permetterebbe di abbassare le velocità massime, di rivedere il gruppo spesso allungato o in fila e comunque cadere a 60 km/h o a 75 può fare la differenza. Peraltro sarebbe anche più facile uscire dal gruppo. Oggi anche un Pogacar non ha scampo tra Cipressa e Poggio ad esempio perché in gruppo si raggiungono velocità folli. Abbassando di un paio di denti i rapporti massimi si abbassa la velocità massima di tutto il plotone e scappare o difendersi in pianura diventa più fattibile per un singolo. [/QUOTE]
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