Tralasciando le derive dei prezzi automobilistici dei top di gamma, non ci vedo niente di male però, o no?
Una bici da corsa è, appunto, "da corsa", prestazionale, fatta per correre. La performance in qualche modo costa, pertanto è giusto che, se il prezzo è giustificato dal montaggio, ci si ritrovi in mano qualcosa che posso tirare, in termini di prestazione sportiva.
Onore a chi vende un mezzo decente ad un prezzo consono, come Decathlon, ma è giusto dire che qualsiasi attrezzatura sportiva è in qualche modo un lusso e forzando un paragone: una vecchia punto SX 55 e la variante Abarth non avevano solo motori, sospensioni e freni diversi (per non parlare dell'allestimento) ma anche prezzi diversi e con la prima facevi la spesa e portavi i bimbi a scuola, con la seconda potevi fare un giro di pista.
Le bici da corsa sono sempre costate tanto, perfino ai tempi del ciclismo eroico per non parlare del secondo dopoguerra. Ma gli eroi e i ciclisti che generalmente esprimono prestazioni eroiche lo fanno anche perché hanno una bici diversa da quella in uso per andare a prendere il pane.
In contrapposizione, come scrivevo sopra, una mtb entry-level è disponibile ai supermercati e va bene tanto per andare a prendere il pane quanto per affacciarsi al ciclismo e in più di trent'anni di evoluzione i componenti sono più standardizzati e robusti