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Testo: <blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 7110497" data-attributes="member: 6633">E' chiaro che ognuno, possa parlare della "sua zona", di "quelli che conosco e con cui parlo" ecc.. Sono un campione minimo, ma non vedo perchè, almeno in Italia, non debba essere probante, tanto più nel mio caso che la "mia zona", ce ne è una attuale, ma anche almeno un paio del passato....oltre a una frequentazione del mondo GF che consente il parlare con tanta gente. Che tanti, nonostante il prezzo, non prendano Canyon per la questione montaggio/assistenza è certo, non credo lo si debba negare, nascondendosi dietro al fatto che uno non ha parlato col 100% dei ciclisti. Il che non vuol dire che non ce ne siano tanti che non vedono quelle cose come un freno e la comprano lo stesso. Del resto i numeri di Canyon sono lì a testimoniarlo.Ho solo detto che visto il prezzo, il design accattivante (soggettivo sinchè si vuole) e la buona qualità, oltre ad un ottimo successo di marketing grazie al mondo prò (Quintana, Valverde, Van Der Poel) senza quel freno psicologico, consentirebbe loro, secondo me, di sparigliare di brutto il mercato, cioè vendere "moltissimissimo" di più di quanto già non facciano.Quanto a Specy è evidente che le attuali premesse non consentono di identificare l'iniziativa come avente un futuro, ma che come dici tu, bisogna vedere cosa succederà alla sua rete di vendita. Non a caso, ho specificato che baso il mio ragionamento sugli attuali presupposti. Se poi riducono drasticamente la presenza sul territorio o inventano altre strategie di vendita (magari customizzazione totale, ammesso che sia sostenibile come processi produttivi) allora il discorso è ovviamente diverso.</blockquote>

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