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Testo
<blockquote data-quote="Ale MN" data-source="post: 642994" data-attributes="member: 1963"><p>Ciao a tutti.</p><p>Sono d'accordo con Marco su tutto, compreso il discorso specchi in sala (e non sto a dirti le difficoltà che ho avuto a far capire ai proprietari che gli specchi dietro di me non solo non servivano, ma anzi erano "controproducenti"!!!).</p><p>In ogni caso, tornando al discorso "intensità-modalità" di lavoro, io, personalmente, durante una lezione con un'utenza "standard", quindi molto eterogenea, do sempre delle indicazioni sulla frequenza cardiaca del momento e da raggiungere, nell'arco di un determinato spazio temporale, dando quella come riferimento - obiettivo da raggiungere (lasciando sempre cmq ampia libertà a tutti, senza cioè farli sentire "costretti" al raggiungimento di tale obiettivo). Inoltre, non avendo tutti il cardiofrequenzimetro, do delle indicazioni su quello che è la percezione dello sforzo (in pratica ho assunto una pseudo scala di Borg), in modo tale che tutti possano riconoscersi nello sforzo che stanno profondendo...</p><p>Un altro discorso sarebbe se avessi di fronte una "classe" di utenti ciclisti, che devo allenare in modo diverso, ma come dice Marco, se fai Spinning un paio di volte a settimana, con un istruttore "in gamba" puoi fare un'ottimo allenamento in ogni caso. </p><p>Marco ha usato dei termini e dei concetti molto appropriati.</p><p>Questo concetto è uno dei concetti chiave per poter fare spinning nel modo corretto: "...il ritmo cardiaco deve risultare da un compromesso tra resistenza e rpm per cui fissati gli rpm con il ritmo della musica, ti regoli la resistenza...".</p><p>Un saluto a Marco, con il quale direi che sono molto in sintonia su come concepiamo lo Spinning...<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/beer.gif" class="smilie" loading="lazy" alt="o-o" title="Beer o-o" data-shortname="o-o" /></p><p>E un saluto a tutti gli altri!!!</p><p>Ciaooooooo</p><p>Ale</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ale MN, post: 642994, member: 1963"] Ciao a tutti. Sono d'accordo con Marco su tutto, compreso il discorso specchi in sala (e non sto a dirti le difficoltà che ho avuto a far capire ai proprietari che gli specchi dietro di me non solo non servivano, ma anzi erano "controproducenti"!!!). In ogni caso, tornando al discorso "intensità-modalità" di lavoro, io, personalmente, durante una lezione con un'utenza "standard", quindi molto eterogenea, do sempre delle indicazioni sulla frequenza cardiaca del momento e da raggiungere, nell'arco di un determinato spazio temporale, dando quella come riferimento - obiettivo da raggiungere (lasciando sempre cmq ampia libertà a tutti, senza cioè farli sentire "costretti" al raggiungimento di tale obiettivo). Inoltre, non avendo tutti il cardiofrequenzimetro, do delle indicazioni su quello che è la percezione dello sforzo (in pratica ho assunto una pseudo scala di Borg), in modo tale che tutti possano riconoscersi nello sforzo che stanno profondendo... Un altro discorso sarebbe se avessi di fronte una "classe" di utenti ciclisti, che devo allenare in modo diverso, ma come dice Marco, se fai Spinning un paio di volte a settimana, con un istruttore "in gamba" puoi fare un'ottimo allenamento in ogni caso. Marco ha usato dei termini e dei concetti molto appropriati. Questo concetto è uno dei concetti chiave per poter fare spinning nel modo corretto: "...il ritmo cardiaco deve risultare da un compromesso tra resistenza e rpm per cui fissati gli rpm con il ritmo della musica, ti regoli la resistenza...". Un saluto a Marco, con il quale direi che sono molto in sintonia su come concepiamo lo Spinning...o-o E un saluto a tutti gli altri!!! Ciaooooooo Ale [/QUOTE]
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