Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Gare
Granfondo
Sportful 2012
Testo
<blockquote data-quote="robi137" data-source="post: 3652788" data-attributes="member: 36779"><p>La Mia Sportful 2012:</p><p>Ore 7.30 si parte, imbottiti di tutto di integratori e solo lo smanicato (non servirà mai)</p><p>Dopo una decina di km. che avevo perso Velia (lei soffre mentalmente le partenze ultimamente) le dico che io devo andare altrimenti non paso il cancello delle 14 a Cencenighe. </p><p>Mi spiace perchè volevo arrivare al bivio del medio e lungo insieme... per il prestigio lei fraà il medio ed io il lungo.</p><p>I crampi nonostante da giorni assumevo magnesio e potassio mi assalgono già prima di Forcella Franche ma li tengo sotto controllo.</p><p>Il paesaggio nella valle del Mis è un incanto, arrivo al bivio km. 47 con una manciata di minuti in anticipo rispetto alla tabella di marcia.</p><p>si perchè avevo preparato la scorsa settimana una meticolosa tabella con le salite ed i vari punti per me e velia con medie in discesa testate in altre gare e VAM in salita intoro ai 700 (per me)...</p><p>Scendo ad Agordo e subito si risale per diversi rettilinei verso il Passo Duran, strappi secchi esposti al sole pochi tornanti per respirare, lo temevo ma non mi ha piegato.</p><p>Scollino il Duran mantenendo la decina di minuti sulla tabella nonostante le pur brevi soste ai ristori.</p><p>Ogni ristoro subito una borraccia di sali e cola, un panino che mangiavo poi in discesa e un'altar borraccia di sali e acqua.</p><p>Scendo in val zoldana ... parto a razzo col panino in bocca, asfalto perfetto e subito vedo avanti a me due atleti volare in una curva finendo dritti nel sottobosco. Rallento, li guardo con i brividi sulla pelle, loro si rialzano dal fogliame, sono interi ma credo si ritireranno perchè ho visto due ruote piegate alla 29-frenky-piave.</p><p>Penso che devo tirare i freni e nostante la prudenza inizio sorpassi uno dietro l'altro.</p><p>vado in discesa da Dio...</p><p>A Dont km. 80, fine discesa ed inizio Forcella Staulanza... altra botta di 900 metri e il garmin ne segna già 1800 di fatti.</p><p>Qua comincia il caldo e cio' nonostante io comincio ad andare anche in salita, o meglio vedo che tengo la posizione e ogni tanto sorpasso piano... ho preso d'assalto due fontane... un'acqua fantastica fresca e via...</p><p>Scollino Forcella Staulanza al km. 93, conservo un margine di soli 5 minuti sulla mia tabella e noto che altri atleti mi sembra se la prendino comoda...</p><p>Sono le 13.05, e a Cencenighe dobbiamo passare entro le 14. </p><p>Parlotto con un biker (ops corridore) di turno, inglese, ci capiamo a motti e cominciamo a tirare dandoci cambi regolari, ci sono saliscendi fino all'inizio della discesa a Colle santa Lucia (credo ma i cartelli non si vedono) occhi incollati a curve ed asfalto.</p><p>Superiamo molti ciclisti e ad un certo punto bivio e giù a Caprile.</p><p>Sarà una picchiata!!!</p><p>Perdo subito l'amico e comincio a recuperare molte, molte posizioni.</p><p>Disesa stratecnica all'inizio con curve che chiudono improvvisamente riducendo la corda ma io ci sono!</p><p>Qui mi sento sicuro la guida dalla MTB, e le uscite in BDC delle ultime due settimane per affinare ,appunto, la guida cominciano a dare i suoi frutti. (infatti il problema che ho avuto nelle altre gare in bdc era proprio quello di arrivare in curva e staccare in anticipo o in ritardo non conoscendo bene a istinto la risposta del mezzo)</p><p>Oggi in discesa non ce n'è per nessuno.</p><p>A Caprile tiro a oltre 50 orari e aggancio l'ennesimo gruppetto, ma stavolta decido di restare a ruota perchè i crampi sono li a pelo e c'e molto vento contrario. </p><p>Passiamo Alleghe e prima di Cencenighe provo un allungo ma devo desistere e mi riagguantano. </p><p>Debbo sciogliere i muscoli i crampi sono ovunque nelle due gambe, sono sotto controllo solo perchè mi conosco, alterno rapporti duri, agili e stretching e bevo continuamente.</p><p>Finalmente km. 120 Cencenighe.</p><p>Fatti 2600 di dislivello sono le 13.45 (sono 12 minuti in anticipo sulla mia tabella)</p><p>Appena passato il chip del cancello (di chip ce ne erano moltissimi) rallentiamo tutti. </p><p>Del gruppo siamo una quarantina tra aggiunti e recuperati in discesa beviamo, assaliamo una fontana velocissimamente e facciamo la galleria verso Falcade.</p><p>Nessuno scatta si scambia qualche parola la galleria (ne abbiamo fatte tante) è molto lunga e si rimane compatti anche per il traffico che comunque ci rispetta e resta dietro quasi scortandoci.</p><p>All'uscita un MURO di caldo, questo fino a Falcade sarà il punto piu duro per me e molti altri.</p><p>Il garmin mi ha seganto 40 gradi costanti fino a Falcade.</p><p>Altre due fontane assaltate sulla seconda ci infilo le gambe fino al ginocchio per una ventina di secondi .... non sarei piu uscito.</p><p>Falcade centro, ristoro, stavolta scendo dalla bici e faccio un paio di passi, mangio due panini e due marmellate ed un paio di banane e parlo con due amici stradisti di Energiapura, tutti temiamo questo caldo, in questo tratto abbiamo visto di tutto, crisi da insolazione, crampi e ritiri (molti stremati)</p><p>Il Valles che ci aspetta farà altre vittime ora capisco la frase "piu dura d'Europa" e sono conscio che potrei dovermi fermare, i soccorritori sono presentissimi.</p><p>Riparto con un gruppetto tra cui i miei amici, altri 12 km. di salita tosta in vetta al valles.</p><p>Per fortuna la temperatura salendo scende, zigzaghiamo alla ricerca dell'ombra sul bitume che sembra un forno.</p><p>Crampi in zone delle gambe che non ho mai avuto, mi accompagneranno d'ora in poi fino alla fine e starò sempre a cambiare ritmi e posizioni per recuperarli e non averne il sopravvento.</p><p>Verso la parte finale ripercorro il giro fatto lo scorso anno con Marcoz in MTB e le imprecazioni silenziose in quel tratto di Bigmax, e gli scatti del cerbs...</p><p>ci sorrido sopra, mi fanno compagnia...</p><p>Arrivo al passo Valles al km. 140 dentro ai miei orari ma non riesco a scendere dalla bici, ho paura dei crampi a sollevare la gamba, vado al ristoro seduto sul palo della bici senza scendere e loro mi danno e fanno tutto riempiono due volte la borraccia, mi passano il panino una banana, un'altro paninetto e riparto subito.</p><p>Avevo paura di cadere li davanti al ristoro, anche se di scene simili ce n'erano molte.</p><p>In discesa sarà solo streching e mangiare i panini fino al bivio per il Passo Rolle.</p><p>Dal bivio altri 400 metri di salita fino al Rolle.</p><p>Li supero bene, queste strade le conosco molto bene anche se non forzo mai e vengo superato da molti, oramai sono felice perchè il peggio è passato e nulla mi può più fermare.</p><p>Passo rolle km. 153 dislivello fatto oltre 4600 metri. </p><p>Molti si fermano a fare foto, parlo con qualcuno, romani abbruzzesi, inglesi, una ragazza canadese.</p><p>Mi rendo conto di essere in un paradiso dalle loro azioni mi dicono "e quando mai ci torniamo nui"... sono pugliesi.</p><p>Via giù tiro fuori il gilè, provo a metterlo ma lo ripongo... via</p><p>29 minuti fino a Fiera di Primiero in picchiata, peccato per le auto che rallentavano...</p><p>Ancora un ristoro e poi ancora giù fino a Ponte Oltra...</p><p>Qua lo ammetto ho solo ciucciato le ruote , proprio non ne avevo per tirare.</p><p>A Sovramonte Sorriva inizia l'ultima salita, Dura ma bellissima,</p><p>Oramai è sera ma c'è ancora che gente ti applaude ti da da bere, una signora aveva un vassoio di spicchi di arance, acqua a volontà. </p><p>Io mi immergo per la terza volta fino al ginocchio in una fontana-lavatoio, tolto il casco e sotto con la testa a levare il sudore salato, su in sella e via di nuovo.</p><p>La mia tabella dava l'arrivo per le 19.45 ... tra me e quell'arrivo c'era il passo croce d'Aune...</p><p>I crampi non li sento piu', sento solo contrazioni con poco dolore che mi impediscono di accelerare, mi godo il paesaggio la gente lungo le strade e l'amicizia degli altri atleti con me. </p><p>Ora siamo atleti, staimo arrivando e ci stiamo riuscendo.</p><p>Molti fotografi impietosi su queste ultime rampe, saro' sguaiato la maglia aperta a cercar refrigerio...</p><p>Finalmente il Passo, c'è il chip il penultimo e molti si fotografano sul monumento a Campagnolo. </p><p>E' festa anche per noi molti ci incitano e sembriamo a loro eroi in sella dalle 7.30 del mattino. </p><p>Ho gli occhi lucidi dall'emozione ... ce l'ho quasi fatta.</p><p>Giù Feltre mi attende, supero ancora altri ciclisti e a Foen decido di stare con un quartetto, non vorrei cadere sulla salitina nel centro storico per i crampi.</p><p>Sotto al pallaghiaccio trovo due ale di folla, porca miseria sono le 19.15 di sera, quanta gente e via alcune curve in leggera salita e poi dentro le mura storiche una rampa in pavè... Siamo in 5 occhi lucidi e qualche lacrima, la gente ci applaude ci incita la cronista dagli altoparlanti alla volata ma noi vogliamo arrivare assieme, e così è. </p><p>Un caloroso applauso ci accompagna.</p><p>Non lo dimenticherò mai.</p><p>E' stata la mia più bella gara in bici da corsa 210 km. </p><p>con 5200 metri di dislivello, e sulle Nostre Dolomiti,</p><p>la piu' dura </p><p>e la più lunga che abbia mai fatto 11 ore e 47.</p><p>Continueranno ad arrivare gruppetti di atleti applauditi e coccolati per un altra ora e mezza. </p><p>Tutti eroi!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="robi137, post: 3652788, member: 36779"] La Mia Sportful 2012: Ore 7.30 si parte, imbottiti di tutto di integratori e solo lo smanicato (non servirà mai) Dopo una decina di km. che avevo perso Velia (lei soffre mentalmente le partenze ultimamente) le dico che io devo andare altrimenti non paso il cancello delle 14 a Cencenighe. Mi spiace perchè volevo arrivare al bivio del medio e lungo insieme... per il prestigio lei fraà il medio ed io il lungo. I crampi nonostante da giorni assumevo magnesio e potassio mi assalgono già prima di Forcella Franche ma li tengo sotto controllo. Il paesaggio nella valle del Mis è un incanto, arrivo al bivio km. 47 con una manciata di minuti in anticipo rispetto alla tabella di marcia. si perchè avevo preparato la scorsa settimana una meticolosa tabella con le salite ed i vari punti per me e velia con medie in discesa testate in altre gare e VAM in salita intoro ai 700 (per me)... Scendo ad Agordo e subito si risale per diversi rettilinei verso il Passo Duran, strappi secchi esposti al sole pochi tornanti per respirare, lo temevo ma non mi ha piegato. Scollino il Duran mantenendo la decina di minuti sulla tabella nonostante le pur brevi soste ai ristori. Ogni ristoro subito una borraccia di sali e cola, un panino che mangiavo poi in discesa e un'altar borraccia di sali e acqua. Scendo in val zoldana ... parto a razzo col panino in bocca, asfalto perfetto e subito vedo avanti a me due atleti volare in una curva finendo dritti nel sottobosco. Rallento, li guardo con i brividi sulla pelle, loro si rialzano dal fogliame, sono interi ma credo si ritireranno perchè ho visto due ruote piegate alla 29-frenky-piave. Penso che devo tirare i freni e nostante la prudenza inizio sorpassi uno dietro l'altro. vado in discesa da Dio... A Dont km. 80, fine discesa ed inizio Forcella Staulanza... altra botta di 900 metri e il garmin ne segna già 1800 di fatti. Qua comincia il caldo e cio' nonostante io comincio ad andare anche in salita, o meglio vedo che tengo la posizione e ogni tanto sorpasso piano... ho preso d'assalto due fontane... un'acqua fantastica fresca e via... Scollino Forcella Staulanza al km. 93, conservo un margine di soli 5 minuti sulla mia tabella e noto che altri atleti mi sembra se la prendino comoda... Sono le 13.05, e a Cencenighe dobbiamo passare entro le 14. Parlotto con un biker (ops corridore) di turno, inglese, ci capiamo a motti e cominciamo a tirare dandoci cambi regolari, ci sono saliscendi fino all'inizio della discesa a Colle santa Lucia (credo ma i cartelli non si vedono) occhi incollati a curve ed asfalto. Superiamo molti ciclisti e ad un certo punto bivio e giù a Caprile. Sarà una picchiata!!! Perdo subito l'amico e comincio a recuperare molte, molte posizioni. Disesa stratecnica all'inizio con curve che chiudono improvvisamente riducendo la corda ma io ci sono! Qui mi sento sicuro la guida dalla MTB, e le uscite in BDC delle ultime due settimane per affinare ,appunto, la guida cominciano a dare i suoi frutti. (infatti il problema che ho avuto nelle altre gare in bdc era proprio quello di arrivare in curva e staccare in anticipo o in ritardo non conoscendo bene a istinto la risposta del mezzo) Oggi in discesa non ce n'è per nessuno. A Caprile tiro a oltre 50 orari e aggancio l'ennesimo gruppetto, ma stavolta decido di restare a ruota perchè i crampi sono li a pelo e c'e molto vento contrario. Passiamo Alleghe e prima di Cencenighe provo un allungo ma devo desistere e mi riagguantano. Debbo sciogliere i muscoli i crampi sono ovunque nelle due gambe, sono sotto controllo solo perchè mi conosco, alterno rapporti duri, agili e stretching e bevo continuamente. Finalmente km. 120 Cencenighe. Fatti 2600 di dislivello sono le 13.45 (sono 12 minuti in anticipo sulla mia tabella) Appena passato il chip del cancello (di chip ce ne erano moltissimi) rallentiamo tutti. Del gruppo siamo una quarantina tra aggiunti e recuperati in discesa beviamo, assaliamo una fontana velocissimamente e facciamo la galleria verso Falcade. Nessuno scatta si scambia qualche parola la galleria (ne abbiamo fatte tante) è molto lunga e si rimane compatti anche per il traffico che comunque ci rispetta e resta dietro quasi scortandoci. All'uscita un MURO di caldo, questo fino a Falcade sarà il punto piu duro per me e molti altri. Il garmin mi ha seganto 40 gradi costanti fino a Falcade. Altre due fontane assaltate sulla seconda ci infilo le gambe fino al ginocchio per una ventina di secondi .... non sarei piu uscito. Falcade centro, ristoro, stavolta scendo dalla bici e faccio un paio di passi, mangio due panini e due marmellate ed un paio di banane e parlo con due amici stradisti di Energiapura, tutti temiamo questo caldo, in questo tratto abbiamo visto di tutto, crisi da insolazione, crampi e ritiri (molti stremati) Il Valles che ci aspetta farà altre vittime ora capisco la frase "piu dura d'Europa" e sono conscio che potrei dovermi fermare, i soccorritori sono presentissimi. Riparto con un gruppetto tra cui i miei amici, altri 12 km. di salita tosta in vetta al valles. Per fortuna la temperatura salendo scende, zigzaghiamo alla ricerca dell'ombra sul bitume che sembra un forno. Crampi in zone delle gambe che non ho mai avuto, mi accompagneranno d'ora in poi fino alla fine e starò sempre a cambiare ritmi e posizioni per recuperarli e non averne il sopravvento. Verso la parte finale ripercorro il giro fatto lo scorso anno con Marcoz in MTB e le imprecazioni silenziose in quel tratto di Bigmax, e gli scatti del cerbs... ci sorrido sopra, mi fanno compagnia... Arrivo al passo Valles al km. 140 dentro ai miei orari ma non riesco a scendere dalla bici, ho paura dei crampi a sollevare la gamba, vado al ristoro seduto sul palo della bici senza scendere e loro mi danno e fanno tutto riempiono due volte la borraccia, mi passano il panino una banana, un'altro paninetto e riparto subito. Avevo paura di cadere li davanti al ristoro, anche se di scene simili ce n'erano molte. In discesa sarà solo streching e mangiare i panini fino al bivio per il Passo Rolle. Dal bivio altri 400 metri di salita fino al Rolle. Li supero bene, queste strade le conosco molto bene anche se non forzo mai e vengo superato da molti, oramai sono felice perchè il peggio è passato e nulla mi può più fermare. Passo rolle km. 153 dislivello fatto oltre 4600 metri. Molti si fermano a fare foto, parlo con qualcuno, romani abbruzzesi, inglesi, una ragazza canadese. Mi rendo conto di essere in un paradiso dalle loro azioni mi dicono "e quando mai ci torniamo nui"... sono pugliesi. Via giù tiro fuori il gilè, provo a metterlo ma lo ripongo... via 29 minuti fino a Fiera di Primiero in picchiata, peccato per le auto che rallentavano... Ancora un ristoro e poi ancora giù fino a Ponte Oltra... Qua lo ammetto ho solo ciucciato le ruote , proprio non ne avevo per tirare. A Sovramonte Sorriva inizia l'ultima salita, Dura ma bellissima, Oramai è sera ma c'è ancora che gente ti applaude ti da da bere, una signora aveva un vassoio di spicchi di arance, acqua a volontà. Io mi immergo per la terza volta fino al ginocchio in una fontana-lavatoio, tolto il casco e sotto con la testa a levare il sudore salato, su in sella e via di nuovo. La mia tabella dava l'arrivo per le 19.45 ... tra me e quell'arrivo c'era il passo croce d'Aune... I crampi non li sento piu', sento solo contrazioni con poco dolore che mi impediscono di accelerare, mi godo il paesaggio la gente lungo le strade e l'amicizia degli altri atleti con me. Ora siamo atleti, staimo arrivando e ci stiamo riuscendo. Molti fotografi impietosi su queste ultime rampe, saro' sguaiato la maglia aperta a cercar refrigerio... Finalmente il Passo, c'è il chip il penultimo e molti si fotografano sul monumento a Campagnolo. E' festa anche per noi molti ci incitano e sembriamo a loro eroi in sella dalle 7.30 del mattino. Ho gli occhi lucidi dall'emozione ... ce l'ho quasi fatta. Giù Feltre mi attende, supero ancora altri ciclisti e a Foen decido di stare con un quartetto, non vorrei cadere sulla salitina nel centro storico per i crampi. Sotto al pallaghiaccio trovo due ale di folla, porca miseria sono le 19.15 di sera, quanta gente e via alcune curve in leggera salita e poi dentro le mura storiche una rampa in pavè... Siamo in 5 occhi lucidi e qualche lacrima, la gente ci applaude ci incita la cronista dagli altoparlanti alla volata ma noi vogliamo arrivare assieme, e così è. Un caloroso applauso ci accompagna. Non lo dimenticherò mai. E' stata la mia più bella gara in bici da corsa 210 km. con 5200 metri di dislivello, e sulle Nostre Dolomiti, la piu' dura e la più lunga che abbia mai fatto 11 ore e 47. Continueranno ad arrivare gruppetti di atleti applauditi e coccolati per un altra ora e mezza. Tutti eroi! [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Gare
Granfondo
Sportful 2012
Alto
Basso