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Sicuramente il meccanismo dei punti influisce sul comportamento, ma è tutto da vedere che una squadra preferirebbe vedere una "botta" piuttosto che un piazzamento.

Tanto più in questa specifica situazione, dove non c'è stato uno scatto di uno e gli altri si son guardati "vai tu, no vai te" erano a tutta e nessuno è stato in grado di rispondere alla progressione dello sloveno ("just dead bodies everywhere", cit.Pidcock). Non parliamo di "rischiare di perdere per rischiare di vincere", ma di rischiare di saltare per rischiare di arrivare sul podio. Se questo era l'obiettivo possibile, il "lituano" (secondo RCS) se l'è giocata al meglio.




Se arrivi secondo, sei il primo dei battuti, che tu ti sia staccato ai meno 800 metri  che ai meno 81 km. Se esplodi non sei neanche quello.