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Testo: <blockquote data-quote="GiaMatteoImpera" data-source="post: 6671348" data-attributes="member: 89247">Che chi offre un servizio debba avere un guadagno è fuori discussione. Siamo stati abituati che programmi e applicazioni spesso erano gratis o meglio non a pagamento. Il guadagno nasceva dalla cessione dei dati o dai banner pubblicitari da parte del programmatore. Non è detto che sia un bene ma è spesso stato così. Su strava la questione è un po' più complessa, perché se è vero che la piattaforma è stata ideata e gestita da strava è pur vero che la sua fortuna è nata con la community che via via è cresciuta e soprattutto con i segmenti creati dagli stessi. Senza le classifiche e le comparazioni tra segmenti strava rimane un programma (neanche dei migliori) di analisi delle prestazioni. Ora il fatto non è poter o meglio, voler pagare 60 euro all'anno che sono sostenibili dal 99% degli utilizzatori ma se si è disposti a pagare qualcosa che fino ad oggi era gratuito e soprattutto che tutti abbiamo aiutato a diventare quel fenomeno che è. Personalmente preferisco di gran lunga pagare 350 euro per l'ennesimo paio di sidi che 60 euro per vedere i tempi dei miei conoscenti canavesani. Forse è anche un po' una questione di principio. La tempistica ha anche il suo peso: se mi avvicino ad una signora e quella mi dice "ciao bello sono 50 euro senza fattura" so a cosa vado incontro e posso decidere liberamente, se la stessa signora mi frequenta per un anno a gratis e al tredicesimo mese quando vado a prenderla a casa mi chiede 50 euro per fare all'amore la mando a quel paese e non la pago di sicuro.</blockquote>

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