Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Altri temi
Bar del forum
Stupido infortunio, qualche insegnamento
Testo
<blockquote data-quote="Lumi" data-source="post: 7586994" data-attributes="member: 148816"><p>Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti.</p><p></p><p>Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo.</p><p></p><p>A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone).</p><p></p><p>Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela).</p><p></p><p>Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba.</p><p></p><p>Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero.</p><p></p><p>Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Lumi, post: 7586994, member: 148816"] Ciao, racconto qui cosa mi è successo oggi, un po’ perche’ sono in ospedale e non riesco a dormire, un po’ perche’ magari posso tirarne fuori qualche insegnamento utile per me e per tutti. Oggi un po’ per noia e un po’ per senso di colpa che negli ultimi giorni non ero andato in bici, verso le 17 decido di andare a fare un giretto in gravel su uno dei miei soliti percorsi, 30 km di misto sterrato e ciclabili, da solo. A un certo punto su una stradina di campagna poco frequentata, passando sul centro erboso della carrabile becco una buca nascosta dall’erba e cado a destra, andavo pianissimo ma il piede resta agganciato, la caviglia resta sotto la bici, sento un crack, un dolore cane e mi trovo la caviglia piegata verso l’esterno, incapace di muovermi, da solo a terra in mezzo al sentiero nascosto dall’erba alta (faccio spoiler, frattura scomposta di tibia e perone). Per fortuna avevo il cellulare (primo insegnamento, mai uscire senza), condividevo la posizione con la moglie (secondo insegnamento, fatelo sempre) e avevo l’app “where are you 112” per chiamare i soccorsi che manda le coordinate (terzo insegnamento, scaricatela). Nonostante tutto questo ho dovuto aspettare 1 ora a terra con dolori lancinanti perche’ la stradina su cui ero non era segnata su alcuna mappa, continuavano a girarmi attorno senza trovarmi, quindi prendo un quarto insegnamento, sarebbe servito un fischietto per farsi sentire e chiamare i soccorsi, non basta urlare in certe situazioni, la voce viene attutita dall’erba. Mi hanno trovato che stava per tramontare il sole, grazie a un signore che ha incontrato mia moglie mentre mi cercavano e ha capito dove ero. Quindi quando uscite in gravel per campi da soli anche per un’uscita apparentemente su strade stranote e sicure non dimenticate mai il telefono, poteva anche succedere che svenissi a seguito della caduta per lo shock della frattura o per una botta in testa, in quel caso senza cellulare mi avrebbero trovato il mattino dopo … forse [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Altri temi
Bar del forum
Stupido infortunio, qualche insegnamento
Alto
Basso