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Superleggero Ti black: il portaborraccia in titanio 3D da 14.5 grammi
Testo
<blockquote data-quote="Scaldamozzi ogni tanto" data-source="post: 7632304" data-attributes="member: 86294"><p>Invece é esattamente l'opposto di quello che scrivi: la stampa 3D permette di realizzare manufatti in un pezzo unico senza giunzioni o saldature, eliminando la sovrapposizione di materiale necessaria nelle giunzioni (ad esempio) e realizzando componenti molto più complessi, resistenti e leggeri rispetto ai metodi tradizionali.</p><p>Banalmente un telaio che con metodi tradizionali si fa giuntando tubi di diametro e spessore fissi, in 3D si può realizzare con "tubi" di diametro e spessore variabile o addirittura con struttura interna di rinforzo e con un numero di segmenti praticamente illimitato a seconda delle necessità.</p><p>Un pezzo macchinato, invece, può essere realizzato superando i limiti dati dai sottosquadra o diametri delle frese permettendo di creare qualsiasi geometria e forma.</p><p>Finita la stampa occorre solo rimuovere le eventuali piccole imperfezioni o sbavature e al limite fare un trattamento termico per togliere le tensioni residue e uniformare il materiale.</p><p></p><p>Insomma tutto un altro mondo.</p><p>Per un portaborraccia, però, mi sembra una forzatura che non giustifica l'uso di questa tecnologia e infatti il prezzo finale é molto più alto della media del mercato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Scaldamozzi ogni tanto, post: 7632304, member: 86294"] Invece é esattamente l'opposto di quello che scrivi: la stampa 3D permette di realizzare manufatti in un pezzo unico senza giunzioni o saldature, eliminando la sovrapposizione di materiale necessaria nelle giunzioni (ad esempio) e realizzando componenti molto più complessi, resistenti e leggeri rispetto ai metodi tradizionali. Banalmente un telaio che con metodi tradizionali si fa giuntando tubi di diametro e spessore fissi, in 3D si può realizzare con "tubi" di diametro e spessore variabile o addirittura con struttura interna di rinforzo e con un numero di segmenti praticamente illimitato a seconda delle necessità. Un pezzo macchinato, invece, può essere realizzato superando i limiti dati dai sottosquadra o diametri delle frese permettendo di creare qualsiasi geometria e forma. Finita la stampa occorre solo rimuovere le eventuali piccole imperfezioni o sbavature e al limite fare un trattamento termico per togliere le tensioni residue e uniformare il materiale. Insomma tutto un altro mondo. Per un portaborraccia, però, mi sembra una forzatura che non giustifica l'uso di questa tecnologia e infatti il prezzo finale é molto più alto della media del mercato. [/QUOTE]
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