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Tadej Pogačar vince il 118° Il Lombardia
Testo
<blockquote data-quote="Doctor Speck" data-source="post: 7603535" data-attributes="member: 2182"><p>Sì, ma era l'unico.</p><p>Era il fulcro dell'immagine di alcune tra le aziende più ricche al mondo, già abituate a spendere su quei livelli (se non di più) per altri sport sponsorizzati. Senza parlare di Nike e Oakley (quest'ultima ebbe una parte importante anche nelle coperture politiche del doping), da Trek riuscì a concordare come compenso una percentuale degli utili come fece Jordan con Nike al suo primo contratto. Armstrong è stato un unicum nella storia del ciclismo, tutti gli altri avevano ancora stipendi da fame rispetto ad oggi dove (almeno nel WT) ci sono minimi salariali abbastanza "reali" e ragionevoli, e anche corridori non vincenti che guadagnano cifre abbastanza alte.</p><p>Quando si vedono intervistati ex gregari di Pantani o cmq campioni di quell'epoca, si vede lontano un miglio che non sguazzano nell'oro.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Doctor Speck, post: 7603535, member: 2182"] Sì, ma era l'unico. Era il fulcro dell'immagine di alcune tra le aziende più ricche al mondo, già abituate a spendere su quei livelli (se non di più) per altri sport sponsorizzati. Senza parlare di Nike e Oakley (quest'ultima ebbe una parte importante anche nelle coperture politiche del doping), da Trek riuscì a concordare come compenso una percentuale degli utili come fece Jordan con Nike al suo primo contratto. Armstrong è stato un unicum nella storia del ciclismo, tutti gli altri avevano ancora stipendi da fame rispetto ad oggi dove (almeno nel WT) ci sono minimi salariali abbastanza "reali" e ragionevoli, e anche corridori non vincenti che guadagnano cifre abbastanza alte. Quando si vedono intervistati ex gregari di Pantani o cmq campioni di quell'epoca, si vede lontano un miglio che non sguazzano nell'oro. [/QUOTE]
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