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Tadej Pogačar vince la 6^tappa ed il Tour de France
Testo
<blockquote data-quote="strength10" data-source="post: 7561458" data-attributes="member: 40566"><p>bè certo ma non disponendo di dati appunto, allora facciamo il resto, ovvero concediamoci alle illazioni, che male c'è?</p><p>Dunque sarebbe da considerare il punto di partenza dell'analisi e un punto finale, il punto di partenza è ovviamente la programmazione dei due grandi giri, il punto finale la vittoria in entrambi.</p><p>Qui, doping a parte, troviamo una prima discriminante, chi prepara l'atleta può rilevare una difficoltà del ciclista per esempio nelle salite lunghe, lo rileva con l'applicazione anche di test in laboratorio concentrati proprio su questo aspetto.</p><p>La somma delle percezioni dell'allenatore e dello scienziato consegnano misure profonde e chiare da cui il preparatore dovrà partire per disegnare appunto un paradigma allenate.</p><p>Un continuo scambio dei dati tra strada e laboratorio consente di effettuare delle manipolazioni al sistema di allenamento, il quale sarà costantemente aggiornato e arricchito di preziose informazioni.</p><p>Allora se questo atleta migliorerà sulle salite lunghe grazie ad un innalzamento della resistenza alla potenza letta in watt, questo significa che le vecchie misurazioni, quelle a cui era sottoposto l'anno precedente, non sono più ritenute appropriate e sono sostituite dalle nuove.</p><p>Dunque l'atleta si è trasformato ed è più forte,, ed è un risultato concreto.</p><p>La vecchia metodologia, quella legata alla vittoria ad un grande giro viene soppiantata da quella rivoluzionaria che è la vittoria nei due grandi giri.</p><p>Banalmente, non si improvvisano due giri, puoi essere dopato e di più, ma il sistema che permette una prestazione di questo livello parte da qualcosa di innovativo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="strength10, post: 7561458, member: 40566"] bè certo ma non disponendo di dati appunto, allora facciamo il resto, ovvero concediamoci alle illazioni, che male c'è? Dunque sarebbe da considerare il punto di partenza dell'analisi e un punto finale, il punto di partenza è ovviamente la programmazione dei due grandi giri, il punto finale la vittoria in entrambi. Qui, doping a parte, troviamo una prima discriminante, chi prepara l'atleta può rilevare una difficoltà del ciclista per esempio nelle salite lunghe, lo rileva con l'applicazione anche di test in laboratorio concentrati proprio su questo aspetto. La somma delle percezioni dell'allenatore e dello scienziato consegnano misure profonde e chiare da cui il preparatore dovrà partire per disegnare appunto un paradigma allenate. Un continuo scambio dei dati tra strada e laboratorio consente di effettuare delle manipolazioni al sistema di allenamento, il quale sarà costantemente aggiornato e arricchito di preziose informazioni. Allora se questo atleta migliorerà sulle salite lunghe grazie ad un innalzamento della resistenza alla potenza letta in watt, questo significa che le vecchie misurazioni, quelle a cui era sottoposto l'anno precedente, non sono più ritenute appropriate e sono sostituite dalle nuove. Dunque l'atleta si è trasformato ed è più forte,, ed è un risultato concreto. La vecchia metodologia, quella legata alla vittoria ad un grande giro viene soppiantata da quella rivoluzionaria che è la vittoria nei due grandi giri. Banalmente, non si improvvisano due giri, puoi essere dopato e di più, ma il sistema che permette una prestazione di questo livello parte da qualcosa di innovativo. [/QUOTE]
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