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Tour de France
TDF 2016 12 tappa: Montpellier / Mont Ventoux 184KM
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 5627923" data-attributes="member: 3881"><p>Era solo questione di tempo, i segnali c'erano tutti, per vedere il primo incidente causato dal pubblico. E il caso ha voluto che fosse coinvolta la maglia gialla, e non un corridore di secondo piano.</p><p>Quello che è accaduto è scandaloso, non si può più permettere a invasati che non hanno nulla a che vedere con il ciclismo di andare sulle salite più importanti del Giro o del Tour di mettersi in mostra solo per farsi vedere alla televisione. O sono troppo impegnati a filmare con lo smartphone senza prestare attenzione ai corridori (vedi Nibali al Tour 2014, che si scontrò contro una spettatrice che non l'aveva visto arrivare).</p><p>Già con Nibali al Giro era successa una cosa simile, attorniandolo e correndogli appresso durante la cronometro. Non se ne può di imbecilli che usano le manifestazioni sportive per fare del circo e rivedersi su Youtube. Gratis. Lo fanno perché non si paga, perché è divertente, perché non sanno quanto è faticoso andare in salita dove si raccattano le briciole di ossigeno durante il massimo sforzo.</p><p>Sono d'accordo, credo con [MENTION=6633]samuelgol[/MENTION], che dice che se le organizzazioni dei grandi giri non sono in grado di gestire l'ordine pubblico, che chiudano le ultime salite. E tanti saluti ai tanti appassionati che se ne stanno buoni a bordo strada incitando chi passa.</p><p>Stiamo parlando di professionisti che lavorano mesi per preparare una gara e questa non può essere falsata da persone che non c'entrano nulla con la corsa.</p><p>A mio modo tutta la faccenda ha danneggiato anche Froome, perché non sapremo mai quanto avrebbe guadagnato su Quintana se la moto non avesse inchiodato.</p><p>E la parziale ammenda della ASO gli lascerà sempre l'amaro in bocca. Ma come si dice: meglio che niente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 5627923, member: 3881"] Era solo questione di tempo, i segnali c'erano tutti, per vedere il primo incidente causato dal pubblico. E il caso ha voluto che fosse coinvolta la maglia gialla, e non un corridore di secondo piano. Quello che è accaduto è scandaloso, non si può più permettere a invasati che non hanno nulla a che vedere con il ciclismo di andare sulle salite più importanti del Giro o del Tour di mettersi in mostra solo per farsi vedere alla televisione. O sono troppo impegnati a filmare con lo smartphone senza prestare attenzione ai corridori (vedi Nibali al Tour 2014, che si scontrò contro una spettatrice che non l'aveva visto arrivare). Già con Nibali al Giro era successa una cosa simile, attorniandolo e correndogli appresso durante la cronometro. Non se ne può di imbecilli che usano le manifestazioni sportive per fare del circo e rivedersi su Youtube. Gratis. Lo fanno perché non si paga, perché è divertente, perché non sanno quanto è faticoso andare in salita dove si raccattano le briciole di ossigeno durante il massimo sforzo. Sono d'accordo, credo con [MENTION=6633]samuelgol[/MENTION], che dice che se le organizzazioni dei grandi giri non sono in grado di gestire l'ordine pubblico, che chiudano le ultime salite. E tanti saluti ai tanti appassionati che se ne stanno buoni a bordo strada incitando chi passa. Stiamo parlando di professionisti che lavorano mesi per preparare una gara e questa non può essere falsata da persone che non c'entrano nulla con la corsa. A mio modo tutta la faccenda ha danneggiato anche Froome, perché non sapremo mai quanto avrebbe guadagnato su Quintana se la moto non avesse inchiodato. E la parziale ammenda della ASO gli lascerà sempre l'amaro in bocca. Ma come si dice: meglio che niente. [/QUOTE]
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